L’amministrazione comunale di Pompei al completo, col sindaco Pietro Amitrano in testa, si recherà a breve a Roma per negoziare col primo ministro Conte, o con un autorevole rappresentante del Governo italiano, un contributo per la tassa sui rifiuti solidi urbani, che si prospetta eccessivamente onerosa per i cittadini contribuenti locali (+ 15%), dovuto principalmente all’afflusso turistico.
Quella enunciata sarebbe una strategia concordata tra la componente del Partito Democratico, uscita dal congresso con la nomina del segretario Carmine Lo Sapio, e il resto dell’Amministrazione comunale di Pompei targata Amitrano. Si tratta alla fine di una soluzione di una vertenza che a un certo punto aveva diviso in due la maggioranza tesa a trovare un compromesso tra chi preferisce mettere attenzione all’oggettività dei conti e chi invece insiste nell’affermare il primato della politica.
Tra gli osservatori esterni prevale la considerazione che è stato messo in campo “un giro di giostra”, che da un lato prepara un aumento (anche se ridotto) della Tari e dall'altro anticipa il tam tam della campagna elettorale regionale (e forse anche comunale) allo scopo (non dichiarato) di far guadagnare qualche preferenza in più al leader P.D. tra i più influenti sul territorio vesuviano.