Solo chiarimenti ma sembra tornata la calma nel consiglio comunale del 28 novembre a Pompei, convocato d’urgenza al fine di non arrecare danni all’Ente locale con il pagamento di interessi di mora dovuti ai debiti fuori bilancio. I chiarimenti nel corso del dibattito (che ha preceduto una rapida votazione delle delibere all’ordine del giorno) hanno riguardato i colpi di scena stile film muti “alla Ridolini" e il dibattito, se non altro, ha contribuito a chiarire.
In effetti lunedì scorso si è registrata una spaccatura a due della maggioranza causata dal tentativo di blitz dei quattro consiglieri comunali Pd di quella componente che aveva intenzione di allontanarsi dall’aula dopo aver letto un comunicato. E’ successo (al contrario) che sono stati sorpresi dagli altri colleghi di cordata (e dal sindaco Amitrano) perché sono stati loro a lasciare la sessione di Consiglio, che successivamente è stata annullata perché anche i consiglieri comunali di minoranza si sono allontanati, facendo mancare il numero legale.
Da registrare, nel corso dei continui botta e risposta, la recriminatoria del consigliere comunale Amato La Mura che ha stigmatizzato l’atteggiamento dei colleghi del Partito Democratico per l’aver criticato la giunta, che al contrario avrebbero dovuto istituzionalmente sostenere.
Successivamente si è aperta un’accesa discussione che ha riguardato le modifiche prospettiche all’urbanistica locale, collegate della messa in cantiere del progetto Hub (prevista per la primavera 2020) ed altri interventi collegati nella strategia di valorizzazione urbanistica dell’area contigua al Parco Archeologico di Pompei.
In breve, la minoranza (con interventi di Conforti e Robetti) ha dichiarato di sentirsi discriminata con la fissazione di due riunioni disgiunte per le due componenti politiche comunali e aggiunto che già da tempo circola un progetto a riguardo redatto da Trenitalia che però la maggioranza di Pompei (sostengono in minoranza) avrebbe interesse a mantenere segreto come avrebbe fatto precedentemente col progetto EAV.
A difendere l’operato dell’assessora Di Martino (della sua stessa componente politica) è stato il consigliere comunale La Marca, spiegando che a tutt’oggi mancano le carte ed i grafici del progetto e le notizie che circolano riguardano precedenti ipotesi che dovrebbero essere state superate.