Anche il sole ha fatto omaggio a Massimo Osanna facendo capolino tra le nuvole in una giornata storica, quella di lunedì 25 novembre, per Pompei e il sito archeologico.
Sono state ufficialmente riaperte al pubblico via del Vesuvio con la casa di Leda e il Cigno, riemerse dai nuovi scavi nella Regio V, e le Terme Centrali, per la prima volta visibili al pubblico.
Conclusione dell’anteprima di presentazione alla stampa del libro “Pompei. Il tempo ritrovato. Le nuove scoperte” di Massimo Osanna (Rizzoli editore). Un acconto dei recenti scavi attraverso lo sguardo del direttore del Parco Archeologico con la riapertura di via del Vesuvio, al termine degli interventi di messa in sicurezza dei fronti di scavo che stanno interessando i 3 km di perimetro che costeggia l’area non scavata dell’Antica Pompei, nell’ambito del Grande Progetto.
Il docente di Archeologia pompeiana alla Federico II di Napoli, nonché direttore del Parco Archeologico di Pompei, ha prima presentato a braccio, visibilmente emozionato, il suo libro; successivamente ha risposto alle numerose domande dei giornalisti che hanno seguito e descritto, passo per passo, la sua meravigliosa avventura.
Torna dunque fruibile al pubblico un’ampia zona degli Scavi di Pompei. Sarà possibile, da ora in poi, ammirare la domus di Leda e il Cigno con uno degli affreschi più suggestivi e, a seguito dei recenti restauri, il complesso delle Terme Centrali che era ancora in fase di costruzione quando fu sepolto dai lapilli e dalla cenere del Vesuvio.
Nell’ingresso delle Terme è visibile il calco dello scheletro del bambino rinvenuto durante i lavori. Nell’occasione, riapre al pubblico anche la Casa degli Amorini Dorati che è stata sottoposta ad interventi di manutenzione.
Gli straordinari ritrovamenti dei nuovi scavi, tra cui quello nell’area del “cuneo” posto tra la casa delle Nozze d’argento e il vicolo di Marco Lucrezio Frontone, sono stati presentati nel loro aspetto storico-scientifico, ma anche romantico, nel libro del prof. Osanna, il maggiore protagonista della rinascita del sito archeologico insieme al suo competente staff di archeologi, architetti e tecnici, che ha curato gli scavi.
“Negli ultimi cinque anni Pompei è diventata un modello di efficace gestione, riconosciuto dalla stessa Commissione Europea, che ha permesso di superare con successo una stagione difficile”. Il ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, ha così commentato questa giornata. “L’apertura della Via del Vesuvio - sottolinea - con la domus di Leda e il Cigno e del complesso delle Terme Centrali, insieme alla riapertura della Casa degli Amorini Dorati, sono un tassello ulteriore della grande opera di riqualificazione frutto del Grande Progetto Pompei”.