Ieri i dirigenti del comune di Pompei sono stati ricevuti dal sindaco Pietro Amitrano per una riunione informale a porte chiuse.
L’argomento all’ordine del giorno, anche se i particolari della conversazione sono rimasti riservati, sembra sia stato quello di definire una procedura condivisa che, insieme alla fissazione delle priorità operative, ponga anche rigidi paletti a salvaguardia delle responsabilità dei dirigenti, sempre più esposti a critiche per la mancanza di personale qualificato. Infatti, l’organico relativo a impiegati e vigili urbani si è praticamente dimezzato per numero, mentre sono venute a mancare figure professionali chiave in mansioni estremamente delicate, che espongono a forti responsabilità l’azienda municipale nel suo complesso e i suoi dirigenti, a capo dei vari comparti tematici.
Alla fine c’è da considerare gli effetti (e i riflessi) di una recente missiva riservata diretta al sindaco da parte di sette consiglieri comunali che avrebbe dovuto riguardare esclusivamente l’attività della segretaria comunale in merito alla formazione della commissione d’appalto delle mensa scolastica. Invece, poi, ha ha finito per interessare l’attività svolta dai dirigenti, il cui operato (chi più chi meno) è stato oggetto di critiche da parte dei sette politici di maggioranza, i quali hanno disertato un recente incontro di chiarimento con il primo cittadino preferendo esercitarsi nello sport del tiro al piccione, nell’attesa di fare del sindaco il loro prossimo bersaglio.