I licenziamenti revocati un mese fa (per mancanza di preavviso) saranno replicati domani ai 14 assistenti della Casa della Riposo "Carmine Borrelli" di Pompei.
Mentre si attende la convocazione del tavolo in Prefettura per partire con l’operazione di trasferimento degli anziani in altre strutture similari ubicate sia a Pompei che sul territorio. Le (reiterate) lettere di licenziamento sono arrivate a destinazione il 7 settembre mentre Il 10 settembre il Tar si dovrebbe pronunciare sul decreto sindacale notificato ai 30 ospiti sulla base della perizia tecnica di uno studio privato dove si attesta la necessità di messa in sicurezza della palazzina che li ospita.
Intanto la segreteria della Presidenza della Repubblica ha fatto sapere di aver rimesso alla Prefettura di Napoli copia della nota di protesta inviata da Aldo Avitabile, Alfonso Carotenuto, Lelio Marinò e Gaetano Coccoli “per le consentite iniziative che potranno essere intraprese in sede locale”.
Ora solo un colpo di scena, dovuto alla sentenza favorevole del Tar, potrebbe ribaltare la situazione. Una cosa sola è certa: è stata rovinata la serenità di questa estate ai 30 anziani ospiti della Casa di Riposo “Carmine Borrelli” e alle loro famiglie, per non parlare dei 14 dipendenti oggettivamente preoccupati per i licenziamenti che per molti di loro arrivano dopo 30 anni di lavoro.
Gli assistenti della Casa Albergo gestita dalla società Aspide, in liquidazione, fruiranno dei benefici degli ammortizzatori sociali previsti per legge, ma per loro pare che non ci sia più nulla da fare dal momento che l’iniziativa di liquidazione della società (che prevede il loro licenziamento) è stata avviata con largo anticipo. La società Aspide, controllata al 100% dal Comune, ha accumulato più di un milione di debiti dovuti alla cattiva gestione della Casa di Riposo, nonostante l’incasso di una cospicua rendita immobiliare. Da stasera (alle ore 20) gli ospiti della Casa di Riposo Borrelli potranno usufruire dell’assistenza della cooperativa “l’Impronta”, accreditata presso l’Ambito 32, dotata di risorse umane sufficienti per superare questo periodo di empasse. La sua opera è stata richiesta dall’ufficio del servizi sociali del Comune di Pompei ma bisognerà vedere se i dipendenti della Casa li lasceranno prendere servizio al posto loro.