Il crescente numero di furti negli appartamenti di Pompei e segnatamente di Parco Maria (quartiere di residenza di gran parte del ceto dirigente e professionale della città), dove pare che i “topi d’appartamento” si introducano nel corso della notte attraversando il campo di mini golf che consente di arrivare senza essere notati nel retro dei palazzi del quartiere.
Il numero di ben 7 furti che sarebbero stati messi a segno nella sola serata di giovedì scorso (a riguardo sembrerebbe che manca la corrispondenza della denunce) avrebbe messo in moto l’iniziativa di una raccolta di firme e successiva manifestazione delle quali, a parte le notizie di un’agenzia do stampa e quelle dei social, non risulta alcuna notizia.
La problematica del crescente numero di episodi di delinquenza con furti, scippi, aggressioni con armi giocattolo ed altro è sotto esame da parte delle forze dell’Ordine che in primis contestano (alla luce delle denunce presentate) la dimensione del fenomeno, quantomeno relativamente ai danni concreti (fisici e finanziari) riportati dalle vittime.
Inoltre Pompei, nonostante la sua notorietà, rappresenta la caratteristica singolare di “vigili urbani a mezzo servizio”, dovuta alla mancanza di risorse finanziarie nel capitolo di spese del bilancio comunale riguardante l’erogazione delle indennità di turno e di reperibilità al personale amministrativo e di Polizia Municipale