Stamattina (11 luglio) circa duecento manifestanti sono arrivati con grida e striscioni di protesta sotto il Municipio di Pompei, partendo dalle palazzine popolari, per contrastare il progetto di compatibilizzazione urbana della linea ferroviaria del comune di Pompei. Un brutto neologismo riferito al progetto urbanistico, che sarà vagliato domani in conferenza di servizi, per risolvere il problema di Pompei Moderna che isola ad intermittenza un terzo del suo territorio (e dei residenti) a causa dei treni della circumvesuviana che la attraversa e 4 passaggi a livello che si chiudono ogni mezz’ora per lasciar passare i treni.
All’appuntamento con i manifestanti Amitrano ed i suoi non si sono fatti trovare impreparati. Hanno ribadito che non intendono lasciarsi scappare opportunità di investimenti sul territorio da parte della Regione Campania, ma nello stesso tempo hanno chiesto la sospensione delle opere (max 18 mesi) nella prospettiva di una metropolitana leggera sulla tratta Pompei-Scafati-Poggiomarino-Sarno che risolverebbe il problema dei passaggi a livello senza costruire pericolosi sottopassi.
Pertanto non sarebbe più realizzato il sottopasso pedonale Santuario, sospesa la costruzione di quello carrabile e pedonale in via Parroco Federico e non realizzato quello pedonale via Crapolla II. Al contrario l’Amministrazione comunale di Pompei ritiene indispensabile la costruzione del sottopasso di via Scacciapensieri, necessario alla nuova viabilità di progetto. Sarà mantenuto l’intervento sulla “ Casa Borrelli” e la nuova Cappella (sarebbe necessario mettere nero su bianco relativamente alla messa in sicurezza dell’edificio) oltre alla riqualificazione di via Nolana (anche su questo versante sarebbe il caso di precisare l’impegno riguardante la sistemazione delle fognature) e la costruzione del parcheggio multipiano di Via Fucci.
Inoltre un comunicato ufficiale del Comune precisa che la casa di riposo “ Borrelli” conserverà la destinazione d’uso attuale, mentre nella sistemazione della Piazza del Santuario l’EAV dovrà tener conto delle indicazioni riportate sull’apposito allegato. Infine l’area che la Delegazione Pontificia ha dichiarato di cedere a favore dell’EAV per la costruzione di una Cappella, ad intervento ultimato, dovrà essere ceduta complessivamente al Comune.
Sarà previsto l’allargamento del passaggio a raso pedonale di via Nolana da utilizzare esclusivamente in caso di emergenze. L’esecutivo di Pompei dichiara che il deliberato che guiderà l’iniziativa dell’Amministrazione pompeiana è basata sulle conclusioni dei vari incontri tenutosi con i Comitati e Funzionari Regionali, mentre alla convocazione della seduta conclusiva della Conferenza dei Servizi è emerso che il collegamento tra Nord e Sud della città attraverso i sottopassi, come noto, non è ritenuto un sistema sicuro da parte degli utenti interessati, mentre a seguito di ulteriori approfondimenti richiesti da alcuni Comitati territoriali finalizzati a riprendere il progetto di interramento della linea accantonato, come noto negli anni passati senza una valida motivazione tecnica ma per una scelta politica che ha penalizzato non solo Pompei Moderna, ma soprattutto la valorizzazione del Monumento tutelato dall’UNESCO, mentre attualmente sia l’Ente Autonomo Volturno che gli uffici Regionali hanno sostenuto l’impossibilità di riprendere tale soluzione.
Alla fine il governo del comune di Pompei ritiene che il progetto EAV approvato in fase preliminare e confermato con il progetto definitivo prevede un importante riqualificazione dell’area Nord di Pompei grazie a nuova viabilità, arredi urbani, pista ciclabile, riqualificazione di via Nolana, compreso il sistema fognario ed accesso diretto alla stazione Pompei Santuario.
Intanto l’EAV e i Funzionari della Regione Campania stanno valutando la possibilità di rimodulare il trasporto Ferroviario tra Pompei-Poggiomarino-Sarno prevedendo la conclusione di percorso per i treni della vesuviana provenienti da Napoli a Pompei e una nuova Linea di metropolitana leggera superficiale da Pompei a Poggiomarino-Sarno posizionata nell’attuale sede Ferroviaria. Se tale ipotesi diventerà concreta ed operativa la ricucitura tra Nord e Sud sarà assicurata in continuità perché il tratto della metropolitana leggera sarebbe privo di barriere e passaggi a livello ma conterrebbe eclusivamente attraversamenti viari e pedonali.