E’ saltata oggi, mercoledì 26 giugno, per mancanza del numero legale la seduta di Consiglio comunale di Pompei convocato nei termini di legge dai quattro consiglieri di minoranza, che intendevano portare a votazione una delibera d’interramento di un tratto della ferrovia Circumvesuviana Napoli – Poggiomarino.
L'iniziativa era prevista dalla giunta regionale del governatore Bassolino con un progetto che è stato successivamente accantonato dalla giunta di centro destra del governatore Stefano Caldoro e attualmente sostituita dalla giunta regionale del presidente Vincenzo De Luca con una di natura urbanistica dove, per l’eliminazione di quattro passaggi a livello, sono previsti diversi espropri di immobili, una piazza ipogea ed una strada alternativa a via Lepanto.
I comitati fanno notare la mancanza di sensibilità da parte dell’Amministrazione comunale di Pietro Amitrano nel disertare l’assise, anche se, a dire il vero, l' "affronto" della maggioranza non è stato nei confronti dei comitati bensì verso la minoranza, che avrebbe cercato di accreditarsi all’opinione pubblica alla guida della protesta.
Ieri i comitati si sono riunitin nella sede di via Crapolla dove una ottantina di persone ha preso visione di un film che mette in buona evidenza i sacrifici e i pericoli a cui sono chiamati i residenti dell’area vesuviana di Pompei.
Intanto si è registrato recentemente una lettera del consigliere comunale Alberto Robetti indirizzata all’Arcivescovo-Prelato di Pompei Tommaso Caputo per chiedergli d’intervenire (come autorità morale e religiosa) a favore della sicurezza e della salute delle famiglie di Pompei, in considerazione del fatto che ancora una volta i sacrifici e i disagi sono richiesti al ceto popolare di Pompei, mentre un altro popolo più fortunato si arricchisce sulla base del business che opera intorno agli Scavi e al Santuario di Pompei.