Cgil, Cisl e Uil hanno respinto l’invito del sindaco di Pompei, Pietro Amitrano, di partecipare alla delegazione trattante fissata per il prossimo 29 aprile, avente all’ordine del giorno il Fondo Salario Accessorio per il personale dipendente, per due ordini di motivi. Il primo dipende dallo stato di agitazione sindacale collegato alla denuncia dell’amministrazione comunale di attività sindacale relativamente alla richiesta di abrogazione di tutti i provvedimenti ritenuti illegittimi emanati sulla materia del contendere, riguardante in primis la regolamentazione del servizio dei vigili urbani.
Il secondo motivo di dissenso dei sindacati dipende dalla circostanza che l’amministrazione guidata da Amitrano non avrebbe reperito le risorse sufficienti per rimettere in pareggio il Fondo per il personale dipendente, secondo quanto contestato dal collegio dei revisori dei conti, che ha diffidato il Comune di Pompei dall’erogazione di spettanze dei vigili urbani collegate ai turni di servizio, fino al suo riequilibrio nei termini di legge.
I termini della vertenza sindacale sono oramai noti, anche se Amitrano e la sua maggioranza non hanno contribuito a chiarirli riguardo alla cifra che sarebbe necessaria per chiudere la partita e ai nominativi dei responsabili della situazione di stallo che si è determinata e che non presenta via d’uscita.
E’ uno stato di cose che si protrae da 8 mesi, ripresentandosi nell’identico quadro di prima ogni volta che si arriva ad una scadenza importante per Pompei in cui si necessita del servizio d’ordine dei caschi bianchi. Nel caso attuale ci riferiamo a domenica 5 maggio, alla vigilia della Supplica del mercoledì successivo. Ne deriva che sono tornate le stesse identiche pressioni della Supplica di ottobre che, presumibilmente, si risolveranno nella medesima maniera: pagando gli straordinari festivi agli operatori della polizia municipale che si renderanno disponibili alla partecipazione del servizio di ordine pubblico del 5 maggio (giorno festivo che non rientra nel vigente orario lavorativo). In caso contrario non si capisce da dove potrebbero arrivare i soldi necessari per far tornare in equilibrio il Fondo Salario Accessorio dei dipendenti del Comune di Pompei.