"Fatta la legge trovato l’inganno”. Recita un vecchio adagio che fa riferimento alla furbizia degli operatori turistici nell’aggirare le imposizioni di tassa senza pagare pedaggio. E’ il caso del comune di Pompei in cui l’applicazione della normativa dell’imposizione del pagamento di un pedaggio ai bus turistici che entrano nel centro urbano prevede la possibilità, all’uscita dell’autostrada, di prescegliere il percorso diretto verso altre città limitrofe. In questi casi, per le agenzie turistiche che gestiscono i bus, le alternative vengono utilizzate come scappatoie al fine di evitare il pagamento della tassa d’accesso.
Tale situazione da un lato sta facendo arricchire i titolari di alcuni parcheggi privati siti ai confini di Pompei mentre, sul versante opposto, sta facendo impoverire le casse del Comune. A questo punto l’Ente sta studiando le misure migliori per ridurre (possibilmente annullare) le “scappatoie” lasciate ai furbetti del ticket bus. Il comandante dei vigli urbani ha annunciato un provvedimento che prevede l’installazione di dissuasori del traffico all’uscita dell’autostrada Napoli – Salerno, che non dovrebbero consentire in futuro ai bus che entrano a Pompei di dirigersi prima dell’ingresso a Pompei verso i “paradisi fiscali della sosta”.
Dell’argomento si è parlato anche nella terza commissione, nel corso della quale il dirigente Piscino ha annunciato il calo degli introiti, relativamente alla tassa, per il 2019 dopo il boom registrato nel 2018.