“A Pompei, grazie all’esperienza dell’impresa sociale Civitates, si sta scrivendo una straordinaria storia d’Italia sotto il profilo della partecipazione e dell’impegno”. E’ la forma garbata con cui ha esordito lo straordinario organizzatore di eventi, Luciano Vanni, che è arrivato a Pompei con una valigia piena di entusiasmo, fantasia e buone intenzioni di mettere la Cultura al primo posto grazie alla mobilitazione civile. Vanni ha tenuto a chiarire che il laboratorio d’innovazione sociale che rappresenta, organizza il Jazz.it Fest, kermesse che dalla sua prima edizione (nel 2013), non gode, per scelta, di contributi pubblici, ed ha lo scopo di sollecitare un nuovo protagonismo civico della comunità locale. In poche parole l’iniziativa si sostiene da sempre, e sarà così anche a fine giugno a Pompei, attraverso una catena di solidarietà, partecipazione economia e collaborativa tra musicisti e comunità locale. Civitates è un’impresa sociale (senza fine di lucro) che si occupa d’innovazione. È impegnata a promuovere e diffondere esperienze di buone pratiche sul territorio nazionale. Ora, oltre a Jazz.it Fest, realizzato grazie all’accoglienza ed ai contributi volontari da parte dei pompeiani, Civitates è stata invitata quest’anno dal Comune di Pompei a presentare un progetto per un bando Piano Operativo Complementare (POC) Unesco - Regione Campania illustrando un’idea che Vanni ha definito “assolutamente innovativa, che sarà un unicum a livello europeo”.
Si tratta in poche parole di un processo di ‘accensione civica’ (ovvero una serie di azioni e laboratori civici di cittadinanza attiva) integrato alla realizzazione di un progetto di turismo culturale di comunità che dovrebbe coinvolgere gli abitanti di Pompei nel racconto, nella comunicazione e nella trasmissione delle tradizioni, delle memorie, delle competenze, delle virtù e dei ricordi locali, che dovranno diventare un vero e proprio bene comune. Vale a dire a disposizione di tutti.
Lo stesso Vanni ha messo in evidenza che l’aggiudicazione del bando comporterà che i 50mila euro, quando incassati, dovranno sostenere l’azione di ‘accensione civica che significa un anno di formazione, laboratori, permanenza in loco, comunicazione, laboratori didattici e pedagogici, omaggio libri Civitates, omaggio pettorine Civitates, segreteria di produzione; la realizzazione di un progetto di turismo culturale di comunità che prevede la Guida Turistica di Comunità con reportage fotografico, guida turistica, testi, grafica, stampa tipografica, editing, segreteria di produzione. Inoltre è prevista la realizzazione di video per l’Archivio della Memoria Civica.
E’ chiaro alla fine, come ha tenuto a precisare ancora una volta Vanni, che "il Jazz.it Fest non dovrà per nessun motivo essere finanziato dai fondi della Regione Campania per la valorizzazione dei siti UNESCO".
In conclusione è fondamentale distinguere tra percorso pedagogico e progetto di turismo culturale di comunità, e la rassegna che prevede la ‘Residenza Creativa’ di oltre 400 musicisti che avviene al termine del percorso di ‘accensione civica’ e che valorizza un progetto di partecipazione, impegno civile, solidarietà e cittadinanza attiva attraverso la musica, l’arte e la creatività.