"Meglio tardi che mai”. Recita un vecchio proverbio. Se poi, dopo il ritardo nella ripartenza dei lavori pubblici di rifacimento strutturale di Piazza Schettini arriva anche la riproposizione architettonica e urbanistica del centro storico di Pompei, perimetrale alla Casa Comunale (compresa la Villa), meglio ancora, considerato che Amitrano e compagni brindano a Pasqua l’incasso del finanziamento europeo di 250mila euro previsto a favore dei territori Unesco.
Il Municipio di Pompei occupa un palazzo signorile di fine ‘700 (Palazzo de Fusco), un tempo sede della stazione termale abbandonata che ha lasciato un rudere (e il motore della pompa che estraeva acqua ferrata dal sottosuolo) all’interno delle aiuole comunali al momento malandate. Al piano terra dello storico Palazzo, appartenuto ai nobili de Fusco, un tempo signori di Valle di Pompei, è stato predisposto un museo (che fatica a decollare) ma che è destinato a diventare il cuore pulsante della cultura locale.
A proposito di cultura, una parte del finanziamento europeo (100mila euro) è destinato a sostenere pariteticamente due iniziative: Jazz.it Fest Pompei, che proporrà la sperimentazione artistica e sociale con Smart@Pompei con la partecipazione di oltre 400 musicisti, artisti e intellettuali provenienti da tutto il mondo, che staranno nella 'Residenza Creativa' dal 28 al 30 giugno per promuovere la cultura; l'altra iniziativa riguarda la seconda edizione del Premio Maiuri prevista il prossimo autunno.
Ritornando al restyling dello spazio centrale di Pompei (tra Piazza Schettini e via Sacra) saranno rifatte le aiuole, ricomposto il verde, eliminati i dislivelli, abbattuta la cassa armonica che non ha mai funzionato. Alla fine tutto lo spazio sarà per metà area parcheggio con una sessantina di posti auto e l’altra metà Villa comunale con parco giochi per i bambini.
Tutto su uno stesso piano mentre un recinto chiuderà il verde alle intrusioni vandaliche notturne. A questo punto si deve solo attendere l’apertura del cantiere definitivo.