“La qualità e genuinità dei cibi che si servono nei maggiori ristoranti di Pompei è al di sopra di ogni sospetto”. Testimoniano gli operatori locali, tra i quali molti giovani talenti della cucina gourmet e dell’accoglienza turistica di alto profilo che stanno emergendo grazie alle loro abilità, i sacrifici e la qualità di prodotti genuini e certificati del territorio vesuviano.
Le loro dichiarazioni sono arrivate in coro a difendere l’immagine che la città turistica vesuviana si è guadagnata sul campo nel settore della ristorazione, grazie al gradimento testimoniato ogni giorno sul web e sul filo rosso del passaparola che parte dai turisti di ogni provenienza che lasciano la città del Parco Archeologico dopo aver gustato le portate e la squisita accoglienza in uno dei tanti tipici ristorantini del centro storico della città mariana.
Una precisazione dovuta a seguito del blitz dei carabinieri del Nas che hanno eseguito controlli in un ristorante del centro cittadino, dai quali sarebbero emerse omissioni riguardo alle prescrizioni di legge e alle carenze strutturali ed igienico sanitarie e la presenza di alimenti in cattivo stato di conservazione.
“La verità è che quando arrivano improvvise ispezioni presso gli esercizi pubblici, i gestori si trovano frequentemente impreparati e senza tutela. Può succedere che parta un rilievo alle Autorità giudiziarie perché manca il prescritto cartellino - spiega un esperto ristoratore di Pompei -. Successivamente si chiariscono le cose e si rivedono le denunce. Intanto è purtroppo partita la pubblicità negativa per la città”. La conclusione é che presto sarà creata un'associazione di tutela dell'immagine della ristorazione a Pompei.