E’ tornata oggi (8 marzo) all’ordine del giorno, nel corso di un’affollata assemblea indetta da Cgil, Cisl e Uil dei dipendenti del Comune di Pompei, il problema dell’incapienza del fondo integrativo del personale per il pagamento di varie indennità, tra le quali quella dei turni dei vigili urbani e quella di reperibilità.
E’ risaputo che da quasi un anno, da quando i revisori dei conti ne hanno sancito l’inadeguatezza, si sono fermati i turni dei caschi bianchi del centro mariano determinando la discontinuità del servizio di regolamento del circolazione stradale e dei controlli di legalità di competenza della Polizia Municipale, che prima era assicurato fino alle ore 22 dei giorni feriali oltre ai prefestivi e i festivi.
Nel frattempo, l’attività sindacale non ha sortito l’incidenza che era stata concordata. Situazione che ha fatto nascere la richiesta della base di pressione concreta nei confronti dell’amministrazione comunale. In conclusione dovrebbe essere presentata nei prossimi giorni la denuncia per attività antisindacale nei confronti del sindaco Pietro Amitrano e la sua giunta presso il Foro competente della magistratura del lavoro del Tribunale di Torre Annunziata.
Iniziativa che sarebbe riferita alla mancanza di consultazione delle organizzazioni dei lavoratori comunali di Pompei sui temi che li riguardano, nello specifico sui turni lavorativi dei vigili urbani che sono stati frequentemente cambiati senza spiegare quale sia l’interpretazione della dirigenza del Comune di Pompei del contratto nazionale di lavoro. In sintesi, i poliziotti municipali di Pompei stanno vivendo una vicenda lavorativa incerta in quanto dipendente da risorse insufficienti.
Inoltre una volta viene comunicato loro che l’orario di servizio prosegue nei weekend, qualche mese dopo arriva un ordine di servizio che chiude il Comando della Polizia Municipale il sabato e la domenica.
Quale è la versione giusta e quale la sbagliata? Riguardo la seconda, chi ne paga le spese? Sono molti i quesiti e numerose le incertezze dei dipendenti comunali di Pompei. I sindacati da parte loro devono dimostrare coi fatti (hanno parlato di nuovo di una denuncia alla Corte dei Conti, ma non era stata già presentata?) di aver preso a cuore questa vertenza altrimenti i diretti interessati sarebbero pronti ad imboccare strade alternative.