L’aggressione a due ragazzi nella stazione della Circumvesuviana di Moregine (rione di Pompei ricco di giacimenti archeologici) ha fatto risaltare il suo stato d’insicurezza per l’utenza formata prevalentemente da studenti ed operai, nonostante sullo stesso territorio, tra Pompei e Castellammare di Stabia, sia stata recentemente soppressa l’altra stazione di Ponte Persica, facendo insorgere la protesta popolare dei “figli di un dio minore” che hanno subito il provvedimento.
Nello stesso tempo non è stato registrato alcun intervento successivo “riparatore” da parte della direzione dell’Ente Autonomo Volturno, considerato che la stazione di Moregine è l’unica rimasta aperta. I recenti episodi di aggressioni violente ai ragazzi che viaggiano sui treni della Circumvesuviana ha riacceso i riflettori mediatici sulla validità complessiva dell’intervento sulla rete e le strutture di servizio, sia per quanto riguarda il progetto che per le sue fasi attuative, considerato che lo stesso dovrebbe puntare al bene sociale e alla valorizzazione del territorio (buffer zone) dal momento che è finanziato con soldi pubblici (400 milioni di euro). Ricordiamo che il miglioramento dei collegamenti ferroviari nell’area vesuviana non ha solo una ricaduta positiva sulla qualità della vita ma si tratta, nello specifico, di rendere efficaci i sevizi di trasporto nella buffer zone di Pompei e degli altri siti archeologici Unesco.
"Conosco bene la situazione della stazione di Moregine. Già mi ero attivata in precedenza”. Ha commentato sui social la senatrice M5S Virginia La Mura, dopo che in quella stazione ferroviaria due sedicenni sono stati accoltellati a scopo di rapina.
La Mura ha messo in evidenza di aver già presentato al generale Cipolletta (direttore generale dell’Unità Grande Pompei) le sue riserve sulla qualità dell’intervento complessivo della società di trasporto regionale, date le evidenti criticità del servizio e l’accoglienza nelle stazioni di Pompei (ricordiamo che quella di fronte all’ingresso del Parco Archeologico non è dotata di ascensore per disabili). "I pericoli - ha continuato La Mura - nella stazione di Moregine sono numerosi: inagibilità, mancanza assoluta di controlli e sicurezza, servizi vandalizzati e mai riparati, senza considerare che i giovani, per timore di attraversare i pericolosi sottopassi, saltano il muro di cinta per raggiungere il binario”.
L’intento della senatrice pentastellata consiste ora nel presentare un’interrogazione parlamentare per chiedere chiarezza e risposte immediate riguardo alla sicurezza dei viaggiatori.
Ricordiamo che è in campo, nel centro di Pompei, un progetto di trasformazione urbanistica collegataall’eliminazione dei passaggi a livello. Anche in questo caso sarebbero presenti (nel progetto Eav) elementi di pericolosità come, per esempio, i sottopassaggi pedonali che devono necessariamente essere riconsiderati.