Programmato quasi un mese fa, dalla VI Commissione consiliare presieduta da Pasquale Caravetta, un incontro tra delegazioni istituzionali per mettere in campo una strategia comune in caso di evacuazione per motivi di sicurezza. L’iniziativa è collegata alla partecipazione del Comune di Pompei ad un progetto di Protezione Civile regionale che prevede un finanziamento di 75mila euro per finanziare un Piano contro non solo l’eruzione del Vesuvio ma ogni altra calamità naturale (terremoto, allagamenti, ecc.) che minacci Pompei.
«Una qualsiasi emergenza impone agli operatori di protezione civile tutta una serie di non facili scelte - dichiara in un comunicato stampa il sindaco Pietro Amitrano -. Di fronte ad un allarme vulcanico è possibile operare la scelta apparentemente più comoda per gli operatori di protezione civile di ordinare "a scopo precauzionale" la completa evacuazione dell'area. Ma per quanto tempo?». Queste problematiche, secondo il sindaco, hanno fatto sentire all’Amministrazione comunale l’esigenza di ascoltare il parere di tutte le realtà che operano a Pompei per aprire un confronto preliminare con la direzione del Parco Archeologico e con il Santuario della Madonna del Rosario.
Per farla breve, oggi (4 dicembre) sono stati avviati i lavori organizzati dalla VI Commissione a cui ha presenziato una folta delegazione del Comune di Pompei (oltre al primo cittadino, c'erano gli assessori Ramunno e Massaro, i consiglieri Pasquale Caravetta, Lello De Gennaro e Mario Estatico, il dirigente UTC Gianfranco Marino e il vice comandante dei Vigili Urbani, Gaetano Fontanella). Per il Santuario di Pompei ha partecipato l’avvocato Varone, mentre non era presente alcun rappresentante del Parco Archeologico. «Oggi il primo incontro è stato interlocutorio - a fatto sapere il Comune di Pompei nel suo comunicato -. L'intenzione di tutti è di stringere i tempi e realizzare il Piano d’Emergenza nel più breve tempo possibile».
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