La cucina dell’Antica Pompei, antenata illustre della dieta mediterranea, conquista una vetrina di riguardo al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Nell'anno del cibo italiano, con la mostra 'Res Rustica', viene ripresentata al pubblico, dopo oltre un trentennio, l'eccezionale collezione dei 'commestibili' del MANN, con l’allestimento dedicato e la ricostruzione della tavola quotidiana di Pompei come doveva essere il giorno dell'eruzione del 79 d.C. - che distrusse la città rendendola eterna - e come raffigurato negli affreschi godibili nel famoso Parco Archeologico, visitato ogni anno da 3 milioni e mezzo di turisti, ed in quelli fruibili al Museo.
I reperti presenti saranno in mostra fino a febbraio 2019. Diciannove le specialità, dalla vite all'olivo, dal fico al melograno, dai cereali ai legumi. Accanto alla tavola sono stati esposti una decina di affreschi pompeiani tutti da scoprire (provenienti dai depositi del MANN) con rappresentazioni di frutta, ortaggi e gli utensili della cucina: pentole, stampi, brocche, anfore per il vino, l'olio, il garum. Ed anche la celebre stadera di Pompei, piccole zappe e una falce.
«Chiudiamo l'anno del cibo italiano voluto da MIBAC e MIPAAFT - spiega il direttore del MANN Paolo Giulierini - con una mostra dedicata alle radici della ricchezza italiana agro-alimentare». Resta da ricordare che questa ricchezza viene attualmente coltivata alla grande nella Pompei Moderna, dove si sono formati nell’ultimo decennio diversi archeo-chef nello studio attento e scrupoloso della tradizione. Basta scorrere la lista dei più rinomati del famoso centro turistico vesuviano e non sarà difficile trovare quelli che oggi preparano la versione gourmet delle stesse portate di duemila anni fa, preparate con gli stesi prodotti della ricca natura della terra del Vesuvio.
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