Almeno sei nuovi scheletri riemergono dalle ceneri dell'antica Pompei. La scoperta è stata annunciata dal direttore genertale del Parco Archeologico, Massimo Osanna, nel corso della puntata de La Vita in Diretta in onda su Rai Uno. Le ossa apparterrebbero a donne e tre bambini, in fuga dall'eruzione del Vesuvio del 79 d. C..
I resti sono rinvenuti nella casa del «giardino», di recente venuta alla luce nel corso della nuova campagna di scavi alla Regio V. Si tratta della stessa domusdove è stata trovata una iscrizione che posticiperebbe la data del disastro al 24 ottobre.
«I resti scheletrici erano ammucchiati e sparpagliati in più punti dell’ambiente - si legge in una nota del Parco Archeologico di Pompei -. Ed ecco perché, ancora in situ, il cranio di una delle vittime, schiacciato dalle tegole del tetto, giace accanto agli arti inferiori e superiori di un altro individuo, mentre resti di un anello indossato al dito e altri piccoli oggetti stretti tra le mani, sfuggiti al saccheggio del luogo, riaffiorano lontani e non in connessione con il resto del corpo. I pompeiani avevano cercato rifugio nella stanza più interna della casa, che, a differenza delle altre, aveva resistito alla prima fase dell’eruzione (la caduta dei lapilli). Erano stati poi colti da una delle correnti piroclastiche che travolse gli ambienti della casa ancora affioranti dai lapilli, provocando il crollo del tetto e della parte superiore del muro nord dell’ambiente».
(foto pompeiisites.org)
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