Cittadinanza onoraria di Pompei ad Alberto Angela, anche il palco su cui si è svolta la cerimonia in piazza Bartolo Longo è stato realizzato per rendere omaggio a uno dei più importanti divulgatori scientifici italiani. Una scena ricca di dettagli e particolari, che cerca un contatto diretto con la popolazione sia per la sua configurazione architettonica che per l’ubicazione scelta. Rialzato di pochi centimetri dalla sede stradale, il palco, con due quinte scenografiche di carattere trilitico, incornicia la preziosità dell’evento e racchiude da una parte la città e i pompeiani; dall’altra il personaggio onorificato, Alberto Angela, del quale è indiscusso il grande contributo dato nel campo della cultura.
L'installazione è stata curata dalla B2C Architetti ed è stata realizzata dall'architetto Alfonso Berritto.
La quinta principale si risolve in un sistema che incornicia con una trave traliccio in acciaio gli elementi importanti della città: il monumento, la piazza, la cattedrale e il campanile. In tale sistema trova spazio, sul lato destro, una parete vetrata che tende a far interrogare la popolazione sulla propria identità. La superficie vuole “farci riflettere”: dobbiamo acquisire la consapevolezza di essere i custodi di un patrimonio inestimabile, senza eguali ed irripetibile, dal quale ogni giorno bisognerebbe trovare stimoli corali per proiettarci in un futuro all’altezza delle aspettative della cultura mondiale.
In posizione ortogonale, l’altra quinta scenica si rivolge all’evento ed è rappresentata da un secondo sistema trilitico dorato che richiama un portale d’ingresso. Anche qui i caratteri evocativi sono tanti: l’ingresso inteso come passaggio e transizione, ma anche inteso come accesso alla città che accoglie. Il colore dorato del portale sottolinea l’importanza dell’evento che al contempo proietta in primo piano la cultura e la eleva a guida per la cittadinanza pompeiana.
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