Servono a Pompei nuove assunzioni di tecnici, custodi ed operai per tutelare l’enorme patrimonio che sta emergendo da un’area solo recentemente indagata nel Parco Archeologico, nell’ambito dei lavori di messa in sicurezza di un cantiere operante col finanziamento del Grande Progetto Pompei. Il riferimento è alla Regio V da cui stanno riaffiorando, giorno dopo giorno, nuovi tasselli urbanistici della città antica, corpi di vittime dell’eruzione, interessanti reperti, iscrizioni sui muri e preziosi affreschi all’interno di signorili domus.
E’ quanto emerge da un comunicato del segretario generale della CISL FP Campania, Lorenzo Medici. “Nell’osservazione delle foto delle ultime scoperte della Regio V, abbiamo compreso il motivo che ha indotto i predecessori di Massimo Osanna a non promuovere nuovi scavi nei 22 ettari del Parco Archeologico. Area praticamente vergine dal punto di vista delle indagini archeologiche, che ancora nasconde favolose testimonianze sotto una coltre di cenere e lapilli”
La questione affrontata dal documento sindacale è che una volta riportate alla luce le preziose testimonianze dell’antichità romana, resta il problema di trovare le risorse e gli uomini per tutelarle. “Siamo certi che gli investimenti di denaro pubblico deliberati per il Parco Archeologico di Pompei diventeranno inutili se non saranno indetti concorsi pubblici per fronteggiare la carenza di personale”. E’ la conclusione del sindacato Cisl, convinto che è necessario bandire nuovi concorsi per assumere custodi, assistenti tecnici,e restauratori.
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