L’amministrazione comunale di Pompei, guidata dal sindaco Pietro Amitrano, ha comunicato che intende riaprire il tavolo di concertazione con i sindacati sulla proposta di “orario pluriarticolato” per i vigioli urbani, già valutata nella riunione del 7 agosto scorso senza tuttavia riscontrare il consenso di molti (compreso il segretario generale). Fu ritenuto che la previsione di rientro in lavoro, in ogni caso prevede, secondo la vigente normativa contrattuale, la corresponsione dell’indennità di turnazione da parte del Comune, che invece non è dotato dei fondi necessari. Dopo il 7 agosto il sindaco Amitrano ha emanato un’ordinanza che riduceva la presenza dei vigili urbani in servizio attivo e disponeva la chiusura del Comando di piazza Schettini a partire dalle ore 14 e nei giorni festivi.
La proposta che ora viene rilanciata prevede un orario pluriarticolato del personale di Polizia Municipale fino alle 22, con una pausa pranzo dalle 14 alle 16 che ridurrebbe ma non annullerebbe il servizio pomeridiano. La versione di Amitrano (non condivisa dalle delegazioni sindacali) è che «di fronte a questa possibilità, i sindacati non solo rifiutarono la proposta, ma minacciarono un’azione legale». Ora che gli uffici competenti (vale a dire la segretaria Siani ed il dirigente Piscino) hanno approfondito la questione e ritengono che quell’orario e la soluzione accantonata ad agosto sia praticabile senza dover corrispondere l’indennità di turnazione, hanno indirizzato una nota al comandante della Polizia Locale, pienamente condivisa dal primo cittadino, in cui si ribadisce la proposta di “orario pluriarticolato” invitandolo ad assumere i provvedimenti consequenziali. Vale a dire un ordine di servizio per i vigili con il rientro pomeridiano. «Quindi - ha dichiarato Amitrano - attendiamo con fiducia, da parte del comandante, la nuova articolazione dell’orario di lavoro dei vigili urbani, che sarà immediatamente trasmessa ai sindacati, con contestuale, urgente, convocazione degli stessi, per il necessario confronto richiesto dalla normativa vigente. Si tratterebbe di una soluzione tampone nell’attesa di un incontro a Roma con i competenti uffici ministeriali».
Amitrano chiede collaborazione «nell’interesse della città» ma intanto non ha ancora spiegato ai dipendenti comunali ed ai contribuenti pompeiani come e quando sono venuti a mancare i soldi nel fondo accessorio, sanzionando eventuali responsabilità che hanno compromesso interessi legittimi.
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