Un comunicato stampa del segretario regionale Cisl della Funzione Pubblica della Regione Campania, Lorenzo Medici, chiarisce che il taglio ai servizi amministrativi del Comune di Pompei riguardanti principalmente i turni dei vigili urbani e degli operai, è solo responsabilità della direzione politica ed esecutiva dell'Ente. Secondo il dirigente sindacale, è mancata nel caso specifico la programmazione che è ascritta ai compiti del sindaco e non del sindacato. La conclusione di Medici, dopo aver spiegato che i vigili urbani a mezzo servizio in una città che ospita solo per gli Scavi archeologici 3 milioni di turisti l’anno, è che Pompei «è dotata di una classe dirigente non all’altezza del compito d’importanza nazionale che è chiamata a svolgere».
«Di una cosa siamo certi: che una città come Pompei, con la sua complessità e visibilità internazionale, meriterebbe amministratori più attenti e meno superficiali», dichiara Medici. Secondo il sindacalista Cisl, il sindaco di Pompei, Pietro Amitrano, avrebbe la responsabilità di essersi fatto piovere addosso un lassismo inaccettabile visto che già dal 26 giugno scorso gli era stato richiesto un incontro da parte del suo sindacato, che si è tenuto invece solo ad agosto. «Vogliamo ricordare al sindaco Amitrano che i vigili urbani di Pompei non possono essere trascurati perché rappresentano il biglietto da visita che la città offre al pubblico internazionale». E’ la conclusione del sindacato Cisl, in piena sintonia com l’opinione pubblica pompeiana che chiede pressantemente la costituzione di una commissione d’indagine che faccia chiarezza sull’incredibile vicenda dell’inadeguatezzadi un fondo per il personale regolamentato dalla legge.
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