Non è arrivata ancora nessuna notizia riguardo la minaccia di sospendere fino alla fine dell’anno (almeno) le prestazioni pomeridiane dei vigili urbani, dell’ufficio anagrafe e di altri uffici del Comune di Pompei. La questione di inadeguatezza del fondo che dovrebbe garantire la corresponsione delle indennità, a quanto pare, è datata di alcuni anni, almeno a partire dal 2010. Ne consegue che probabilmente il sindaco Pietro Amitrano ne era già a conoscenza dal momento che è stato in precedenza vicesindaco ed ancora prima revisore dei conti del Comune.
Il problema principale è che non sarebbe adeguato il calcolo del fondo che serve a far fronte ad alcune indennità corrisposte al personale (turnazione, reperibilità, ecc.). Qualcuno a Palazzo de Fusco si consola facendo notare che l’errore parte da lontano (prima del 2010) ed è molto frequente tra le Amministrazioni comunali tricolori. I revisori dei conti, che in primis hanno contestato tale stato di cose, si sono successivamente dimostrati collaborativi, lasciando intendere che si potrebbe trovare una scappatoia per salvare almeno il servizio pomeridiano della Polizia Municipale, che si dovrebbe interrompere a partire dal primo di agosto. Nel merito dell’iniziativa (di cui non si conoscono ancora i contorni) l’Amministrazione comunale intende coinvolgere i sindacati anche se bisogna dire che nell’ambito delle forze politiche pompeiane (maggioranza e opposizione) vige un grande disinteresse alla questione.
Nell’ultimo Consiglio comunale, di tutto si è discusso tranne che di questo problema a cui non è stato fatto neanche un accenno informativo. Allo stato si tratta di una questione così grave e complessa che ha fatto ondeggiare (anche a livello di comunicazione ufficiale) il vertice di Palazzo de Fusco perché sarebbe stato necessario in primis informare i cittadini-contribuenti di Pompei di quali tagli i servizi municipali saranno interessati. Altra questione, non trascurabile, riguarda lo stato delle finanze, al fine di valutare la portata del danno economico che l’Amministrazione intende adottare per far quadrare la contabilità del settore. Infine bisognerebbe sapere se la soluzione provvisoria al problema della mancanza di fondi, consigliata dai revisori dei conti, è temporanea o definitiva.
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