L’Amministrazione comunale di Pompei (insieme a quelle della Città Metropolitana di Napoli) ha aderito ai “patti per l’attuazione della sicurezza urbana”. Per quanto riguarda la città mariana, il documento è stato sottoscritto formalmente dal sinbdaco Pietro Amitrano e dal Prefetto di Napoli, Carmela Pagano, accettandone implicitamente la “specificità dei contesti”, ed espressamente gli “obiettivi” di prevenzione e contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa quali furti, rapine ed atti di bullismo in luoghi pubblici e negli edifici privati di Pompei, oltre al rispetto del decoro urbano.
Il contrasto prevede (al livello preventivo e repressivo) servizi e interventi di prossimità da parte delle forze di Polizia e l’installazione di sistemi di videosorveglianza nei Comuni con una spesa complessiva - per la Città Metropolitana - di 37 milioni di euro per il triennio 2017- 2019 finanziata con fondi nazionali.
Il progetto a Pompei è in corso di redazione e prevede un servizio di videosorveglianza attivo su tutto il territorio urbano con circa 80 videocamere (di cui un terzo con sistema AMPR che prevede la lettura della targa). La spesa stimata si aggirerebbe intorno ai 540 mila euro di cui solo il 10% sarebbe a carico del Comune. L’accesso al finanziamento è subordinato (per Pompei come per gli altri Comuni) alla sottoscrizione di uno specifico atto per la sicurezza, che individui come obbiettivo prioritario l’installazione di sistemi di videosorveglianza in determinate aree sensibili della città (in centro e in periferia).
L’Amministrazione di Pompei è intenzionata ad accedere agli incentivi previsti dal pacchetto sicurezza per potenziare il proprio sistema di videosorveglianza, attualmente insufficiente. Per questo motivo ha delegato alla sottoscrizione del patto per l’attuazione della sicurezza il sindaco Pietro Amitrano, quale rappresentante legale dell’Ente municipale.
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