La riunione della seconda commissione consiliare (Urbanistica) di Pompei, presieduta dal presidente Raffaele Serrapica, ha esaminato, lunedì scorso, con l’assistenza dell’avvocato Ciro Manfredonia, una proposta di delibera avanzata dall’assessore Raffaella Di Martino. Riguarda atti di indirizzo e prestazioni in chiarimenti in materia edilizia. Praticamente si intende creare uno strumento interpretativo della legislazione nel settore che potrebbe agevolare il dirigente dell’ufficio tecnico nel rilascio di pareri ed autorizzazioni, specificatamente per le pratiche riguardanti il frazionamento di immobili, quelle redatte per il completamento degli immobili regolari e quelli in attesa di condono edilizio.
Inoltre è previsto un atto di indirizzo delle “aree vaste” ed un piano di dettaglio delle opere abusive e sono incluse direttive per i chiarimenti in merito alle autorizzazioni in deroga sanitaria per l’uso di locali interrati e seminterrati.
A parte l’importanza e la delicatezza della materia trattata, che se da un lato tocca un nervo sensibile dell’economia pompeiana vincolata, per quanto riguarda il settore edile, da un groviglio di leggi di non facile interpretazione. Da una parte vengono tutelati il patrimonio paesaggistico e la sicurezza riguardo al rischio Vesuvio, mentre, sul versante opposto, è necessario porre all’attenzione degli organismi comunali responsabili il fatto che le pratiche citate non diventino uno strumento per sanare (o nascondere) abusivismi antecedenti o che si intendono commettere proprio in concomitanza degli eventuali interventi di manutenzione o ristrutturazione che si vogliono porre in essere.
Ritornando alla riunione di lunedì, che ha registrato la presenza dell’avvocato Manfredonia in veste di consulente, e quella di tutta la componente di maggioranza (sindaco, assessori e consiglieri comunali) è stato necessario stabilire in primis a quale organismo di governo comunale compete deliberare in materia di indirizzo nell’edilizia e nell’urbanistica comunale. A questo punto il presidente dell'Assise cittadina, Franco Gallo, alla luce della normativa di comparto, ha escluso categoricamente che la materia rientri nella competenza del Consiglio comunale, trattandosi di interpretazione ed applicazione responsabile della normativa del comparto edile, in piena disponibilità della dirigenza di settore.
Resta da valutare se esista o meno la possibilità di un atto d’indirizzo da parte della giunta comunale al fine di snellire l’iter procedurale e i tempi delle pratiche, anche se la materia non è stata ancora pienamente chiarita e condivisa da tutti gli amministratori di maggioranza mentre quelli di minoranza hanno disertato la seduta. Da parte sua, il presidente Serrapica ha proposto di limitare l’intervento della giunta agli immobili pompeiani non soggetti a condono.
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