Pomeriggio di fuoco (venerdì 8 giugno) per i vigili urbani di Pompei che, a parte altre operazioni condotte - tra queste una per sanzionare un abusivismo edilizio-, hanno dovuto impegnarsi in un’azione di pronto intervento a favore di una signora, bloccata insieme alla figlia all’interno del vano dell’ascensore di uno stabile di via Lepanto.
La donna, che soffre di attacchi di panico, è stata estratta dall’ascensore (bloccato tra due piani) dagli agenti del pronto intervento della Polizia Municipale del comandante Petrocelli, che ha gestito personalmente la regia di tutta l’operazione fino al lieto fine. Vale a dire quando, dopo aver rotto i vetri dell’ascensore, è stata fatta uscire la donna (che è immediatamente dopo svenuta).
L’iniziativa di salvataggio ha, difatti, registrato due diversi livelli d’intervento parallelo portati avanti contemporaneamente: da un lato gli uomini del nucleo del pronto intervento hanno agito con rapidità, ancor prima dell’arrivo dei Vigili del Fuoco, per impedire che la donna (peraltro da poco vedova di un compianto collega) fosse colta da una crisi di nervi; contemporaneamente, la vigilessa in servizio come piantone presso il Comando di Piazza Schettini, provvedeva a tranquillizzarla al telefono assicurandole la massima rapidità del pronto intervento, che nei fatti si è effettivamente concluso con eccezionale tempestività.
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