E’ stata esaminata nell’ultima riunione della prima commissione consiliare la modifica allo statuto della Fondazione Pompei, proposta in giunta dall’assessore Salvatore Perillo con lo scopo di rivedere la composizione del suo consiglio amministrazione (il cui presidente funge anche da rappresentante legale), fermo restando il suo compito principale, vale a dire quello di valorizzazione ai fini culturali dei beni comunali e del paesaggio del territorio di Pompei.
Redatto otto anni fa (Amministrazione D’Alessio) lo statuto della Fondazione Pompei torna utile solo adesso, dopo che è stato ultimato il museo comunale, dal momento che ne consente la gestione in una formula organizzativa più snella, evitando le lungaggini della burocrazia nel rilascio delle autorizzazioni per eventi sociali e culturali.
Nell’occasione sono stati rivisti i rapporti di forza nel CdA che passa da nove a sette componenti, quattro dei quali vengono eletti in rappresentanza del sindaco e della sua amministrazione. Gli altri tre componenti potranno essere eventuali sponsor mentre una poltrona di diritto sarà assegnata ogni volta alla Regione Campania di concerto con il Mibact.
Previste anche le regole per il funzionamento dell’assemblea costituita dal “Fondatore Promotore Istituzionale”, dagli altri “Fondatori” e dagli altri “Partecipanti” che votano sulla base dei contributi elargiti calcolati sulla base dei multipli di 10mila euro. Farebbe gola alla minoranza la presidenza della prima commissione consiliare, tant’è vero che il consigliere comunale della Lega (Alfonso Conforti) ha tentato recentemente in sede di consiglio comunale di inserirsi come terzo beneficiario nel “divorzio” avviato tra il conigliere comunale di maggioranza Raffaele De Gennaro ed i colleghi La Marca e Caravetta. I tre hanno sciolto il gruppo consiliare “Amici insieme per Pompei” per formare il gruppo misto. Operazione che non ha inciso sulle presidenze delle commissioni, con delusione di Conforti e compagni che successivamente, nell’ultima riunione della prima commissione che ha esaminato il nuovo testo proposto per lo statuto della “Fondazione Pompei!”, si sono assentati lasciando campo libero alla maggioranza.
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