Migliaia di persone hanno partecipato, nel pomeriggio del 31 maggio, ai riti della conclusione del mese dedicato alla Madonna del Rosario di Pompei.
Alle 17.30 i pellegrini sono stati accolti, nel piazzale San Giovanni XIII, dal Complesso Bandistico “Bartolo Longo-Città di Pompei”. Alle 18 ha avuto inizio l’offerta dell’incenso e delle intenzioni di preghiera che, durante tutto l’anno, i fedeli hanno lasciato in Santuario e che erano inserite nella teca raffigurante il Cuore della Madonna che, ogni giorno, veniva posto sull’altare, durante il santo Rosario delle ore 18, per affidare le preghiere alla Vergine Maria. A queste si sono aggiunte quelle inviate attraverso i social network, quelle portate dai vari gruppi di fedeli in visita al Santuario e quelle scritte al momento dalle persone presenti.
In un grande braciere, davanti all’altare, assieme all’incenso venivano bruciati i foglietti, facendo salire al cielo le intenzioni di preghiera di migliaia e migliaia di persone. Le richieste personali di ognuno, le preoccupazioni per la salute, per il lavoro, per la famiglia sono diventate, così, richieste collettive presentate a Maria durante la preghiera del Rosario. In questo modo la Madonna stessa ha unito tutti i fedeli tra loro e con Dio, così come affermava il Fondatore di Pompei, il Beato Bartolo Longo, parlando del Rosario.
È proprio questa preghiera che i pellegrini raccolti nel piazzale hanno recitato con grande raccoglimento e intensità. A guidarli nella recita dei Misteri della Luce, il Rettore del Santuario mariano, Mons. Pasquale Mocerino.
È seguita, poi la Concelebrazione Eucaristica, presieduta dall’Arcivescovo-Prelato di Pompei, S. E. Mons. Tommaso Caputo, che nell’omelia, ha ricordato ai fedeli che «la Visitazione di Maria a Sant’Elisabetta rappresenta l’amore sostenuto dalla fede, la carità: quel muoversi per andare incontro al fratello nel bisogno senza pensare alle difficoltà che incontreremo, senza farci fermare dai nostri limiti fisici o psicologici».
Il Presule ha, dunque, ricordato l’impegno di Bartolo Longo nell’accogliere il prossimo bisognoso, impegno che continua ancora oggi, dopo circa 150 anni, nelle opere sociali del Santuario, dove sono accolti bambini, anziani, poveri, diversamente abili, donne e madri in difficoltà, ex tossicodipendenti, migranti...
Mons. Caputo ha, quindi, esortato i presenti a guardare a Maria, a seguirla, ad imitarla per prendere forza dalla sua maternità, affinché sia Lei a guidare la vita di tutti i credenti.
La serata si è conclusa con la processione aux flambeaux verso il Santuario, tra la commozione dei fedeli e la gioia di aver vissuto un momento di fede e di unità ecclesiale.
Per l’occasione è stata realizzata una diretta Facebook che è stata visualizzata da migliaia di persone.
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