Giovedì mattina, nella riunione mensile dell’Amministrazione comunale pompeiana con Santuario e Parco archeologico di Pompei, è stata trattata la problematica delle autorizzazioni di occupazione degli spazi pubblici con sedie e tavolini da parte degli esercenti locali.
Sotto stretta osservazione della Soprintendenza, le due piazze attigue ai due famosi monumenti: quello archeologico e quello religioso. L'eseigenza è di assicurare la tutela paesaggistica cercando di non pregiudicare gli interessi degli operatori turistici. Tutta materia che, a partire proprio da giovedì scorso, entra nella competenza di Salvatore Perillo, che si alterna nell’incarico di assessore con Vincenzo Vitiello, nel senso che il giovane ingegnere entra nella giunta di Amitrano mentre Vitiello gli subentra in Consiglio comunale per la lista Civica “Rinascita Pompei”.
Perillo proviene da una famiglia di imprenditori della ristorazione pompeiana. Ne deriva che saprà sicuramente come destreggiarsi in un settore che conosce alla perfezione, anche se ora è stato chiamato a gestire gli interessi della collettività e non quelli privati.
Il sindaco Amitrano gli ha assegnato le deleghe alle Fiere, Sagre e Mercati; Rapporti con le Società Partecipate e Fondazioni; Agricoltura e Floricoltura; Terza età e Immigrazione. Il trentacinquenne assume l’incarico con forte entusiasmo e motivazione, «Voglio fare qualche cosa di buono per la mia città». Ha dichiarato senza esitare. Si è messo in campo, sciogliendo le riserve che lo hanno frenato per nove mesi, a partire da quando, insieme all’altro consigliere comunale Stefano De Martino, aveva ingaggiato un braccio di ferro con il sindaco di Pompei sul nome del rappresentante che doveva entrare in giunta. «Poi ci siamo seduti ad un tavolo e abbiamo ragionato». Ha spiegato.
Perillo è andato a ricoprire un incarico che prima aveva respinto ma il tempo trascorso gli è servito a maturare idee chiare sul da farsi. «Prima cosa, l’sola pedonale nel centro storico durante i weekend - dichiara -. Altra questione riguarda la liquidazione della società partecipata Aspide, come impone la legge, trattandosi di azienda con più di tre anni in perdita d’esercizio - chiarisce il neo assessore -. Naturalmente un’operazione del genere deve prevedere la tutela degli ospiti della Casa di Riposo "Borrelli" e dei lavoratori che vi operano».
Perillo sostiene anche che le rendite assicurate al Comune di Pompei. dovute all’eredità lasciata dalla signora Di Rienzo (alla base della fondazione dell’Ospizio Borrelli) dovranno essere vincolate a diverse forme di tutela degli anziani pompeiani, quale, ad esempio, l’assistenza domiciliare. Inoltre dovrà essere studiato un sistema per rilanciare il mercato dei fiori di Pompei. Insomma parecchia carne a cuocere. Lui parte motivato in ritrovato clima di collaborazione nella lista civica “Rinascita Pompei” con cui intende avviare un rapporto di piena collaborazione. Ha intenzione di prendere innanzitutto le consegne dal predecessore Vincenzo Vitiello e di partire nella regolarizzazione dell’andamento dal mercato settimanale dove, nonostante la recente riorganizzazione, permangono questioni ambientali irrisolte e forme di recente abusivismo denunciate da una interpellanza della minoranza.
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