Un comunicato di Alternativa Popolare dal titolo ”Quando l’incapacità comincia a far danno a Pompei”, ha annunciato ufficialmente la notizia che già era nell’aria: il Comune di Pompei non ha ricevuto l’assegnazione dei fondi per opere pubbliche, bandita il 28 gennaio 2018 con decreto del Ministero dell’Interno. Si trattava dell’erogazione di finanziamenti ai Comuni “Al fine di favorire gli investimenti per interventi riferiti a opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio”.
Su questa base il Comune mariano aveva concorso con quattro progetti per l’importo complessivo di 5.220.000 euro per interventi di cui non si conosce ufficialmente il dettaglio. Ora è un dato che l'Ente (come del resto pubblicato in Gazzetta Ufficiale) non ha ricevuto i finanziamenti. Alternativa Popolare collega l’insuccesso al flop della mancata approvazione del bilancio. «Il Comune di Pompei è stato escluso da detti finanziamenti con decreto interministeriale del 13 aprile 2018, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 16 aprile 2018». Tuona Alternativa Popolare in un comunicato a firma di Aldo Avitabile.
Ora, premesso che sia il ritardo nella presentazione del bilancio di previsione 2018-2020 che la mancata erogazione dei finanziamenti statali rappresentano due palesi insuccessi amministrativi di Amitrano, non è detto che i due episodi siano necessariamente concatenati.
«Ecco come l’incapacità comincia a far danni alla collettività e, quindi, ai pompeiani. Bisogna dire basta! Facciamo appello alla responsabilità dei consiglieri comunali di maggioranza». E' la posizione di Alternativa Popolare, pressando evidentemente per un nuovo scioglimento anticipato dell'Assise che, al momento, nonostante i due flop, non è nell’aria, anche se sono stati registrati più di un dissenso interno ma sempre per questioni di poltrone.
La versione del Palazzo è che il Comune di Pompei non si è aggiudicato i fondi semplicemente perché sono stati “preferiti” dalla commissione esaminatrice progetti presentati da Enti che versano in condizioni economiche peggiori. Sempre ieri, un post del sindaco Amitrano tacciava Avitabile e compagni di «ignoranza e presunzione» perché sarebbero state «scritte sciocchezze senza prima confrontarsi e documentarsi. Ma va bene così - ha proseguito Amktrano -, c’è qualcuno che volteggia alto perché sente odore di sangue. Avvoltoi, solo avvoltoi».
Non si fa attendere la replica che arriva da Alfonso Carotenuto: «Il Comune di Pompei - dice - non ha presentato la documentazione di bilancio per la qual cosa dovrebbe dimettersi». Ora, anche se a nostro sommesso avviso sembra che la documentazione che doveva essere presentata è quella relativa al 2017 per cui, se è così, non ci azzecca niente il ritardo del 2018, non vorremmo con le nostre precisazioni fornissero un alibi a chi fino ad ora non ha dimostrato di meritarlo.
Riguardo alle dimissioni di Amitrano ,compete a lui la decisione ed alla Politica il dibattito nel merito una volta che il corpo elettorale ha detto la sua. Una sola considerazione sulla qualità di questo dibattito; manca di chiarezza a causa della solita assenza di trasparenza.
Le notizie ai pompeiani bisogna darle con la dovuta tempestività. I social dovrebbero servire non solo per pubblicare foto di eventi ma anche per informare i cittadini e renderli così partecipi alla vita pubblica.
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