Era un pesce d’aprile l’annuncio su Facebook del Parco Archeologico di Pompei riguardante la nuova straordinaria scoperta che provava che i romani usavano lo "schermo al Plasma".
Nella giornata dell'1 aprile, la Soprintendenza Archeologica faceva sapere ufficialmente: “E’ stata trovata la macchina che rendeva i mosaici viventi”. Praticamente si trattava di una gigantesca bufala che, data l’intenzione e la giornata di primavera, si è travestita da sogliola o da merluzzo. Cosa che è stata chiarita il giorno seguente (2 aprile) con un laconico “Il post precedente era un #PesceDAprile. Qualcuno di voi l'aveva già intuito. A #Pompei non è stata trovata nessuna macchina che rendeva i #mosaici viventi... Almeno per ora”.
Per rendere la burla più credibile, i comunicatori del Parco Archeologico di Pompei avevano spiegato che gli scavi recentemente avviati avevano dimostrato che la storia del sito si intreccia con la tecnologia in quanto era stata scoperta una "macchina" di cui non si conosceva l’esistenza. Vale a dire un complicato meccanismo fatto di tele di canapa e chiodi di ferro in grado di rendere mobili le tessere dei mosaici e con loro le immagini dentro le prestigiose domus di Pompei.
"Un scoperta epocale”. E’ la dichiarazione testuale rilasciata dal direttore Massimo Osanna con lo scopo di avallare lo scherzo. “Se ne parlerà in tutto il mondo”. Ha aggiunto divertito lo studioso, affermando, in un certo senso, una prospettiva reale in quanto probabilmente il “suo” Pesce d’Aprile è destinato a fare esplodere il web e restare famoso negli anni.
“Le immagini in movimento sono nate almeno duemila anni prima di quanto pensassimo sino ad oggi. Nei prossimi giorni saremo in grado di far vedere la macchina in funzione". Conclude nella sua prima comunicazione, sorprendendo i più affezionati followers per poi divertirli come non mai il giorno successivo. L’odierna comunicazione social ha creato lo sconcerto tra gli appassionati del museo a cielo aperto vesuviano.
La Soprintendenza ogni giorno propone una notizia scientifica o offre una “provocazione intellettuale” alle centinaia di frequentatori del sito col dito scattante sul mouse nel cliccare il like ed offrire un commento alle notizie del Parco che frequentemente annuncia nuove scoperte o partecipazioni autorevoli a convegni dell’uomo di vertice dell’Istituzione archeologica fiore all’occhiello della cultura italiana (Massimo Osanna) che evidentemente si è preso una pausa per divertire e disincantare i suoi ammiratori.
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