Arredo urbano e verde nel centro storico, promozione e marketing turistico ed infine luminarie ed eventi natalizi. Sono i capitoli di spesa che prevalgono nell’indicazione degli albergatori e gestori di bed&breakfast di Pompei riguardo all’impiego della tassa di soggiorno, per la quale è previsto un incasso prudenziale di 300 mila euro per l’anno in corso.
E’ stato necessario programmare l’impiego del ricavato della tassa da parte del Comune per integrare i dati nel bilancio di previsione che a breve sarà proposto in delibera all’assise comunale. Date le cattive condizioni finanziarie dell’Ente pompeiano, gli impieghi riguardanti l’accoglienza turistica natalizia slitteranno al 2019, nella speranza che le cose migliorino.
E’ chiaro che a regime saranno previsti altri capitoli di spesa, tra i quali, i componenti della quarta commissione, hanno indicato il trasporto locale, la formazione degli operatori turistici locali e la creazione di un punto d’informazione turistica aggiuntivo. considerato che l’Azienda di soggiorno e turismo chiude alle ore 13.
La riunione della quarta commissione di lunedì 26 marzo è stata disertata da due componenti di maggioranza (Stefano De Martino e Salvatore Perillo) a causa (probabilmente) del loro pubblico dissenso nei confronti della linea politica del sindaco Pietro Amitrano. A questo punto, a mantenere il numero legale minimo per aprire l’Amministrazione comunale al contributo degli imprenditori turistici di alberghi e bed&breakfast, sono stati Andreina Esposito ed Alfonso Conforti, presenti insieme al presidente della commissione, Bartolo Martire. Entrambi i consiglieri di minoranza hanno sottolineato il loro leale contributo (mantenendo con Martire il numero minimo legale) a favore del miglioramento dell’economia locale, a cui l’incasso della tassa può apportare un primo beneficio destinato ad incrementarsi negli anni prossimi.
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