Il direttore generale del Grande Progetto Pompei, generale Mauro Cipolletta, subentrato di recente al generale Luigi Curatoli, se da un lato ha smentito le affermazioni del deputato Luigi Gallo e della neosenatrice Virginia La Mura sull’abolizione del progetto dell'hub ferroviario a Pompei per la valorizzazione del territorio della sua buffer zone e degli altri siti archeologici vesuviani patrimonio dell’umanità, dall’altro ha spiegato che “non è stato accantonato, il progetto deve essere approfondito attentamente, nella previsione di rimuovere la linea ferroviaria costiera. Resta un'opera che prevede tempi molto lunghi e pertanto e' stato rinviato”.
Ragionamento che conferma la tesi secondo cui il progetto originario di’hub ferroviario è stato abbandonato ed al suo posto si pensa ad un diverso intervento che comporta, se verrà adottato, tempi più lunghi e fondi più cospicui.
Resta il problema di creare, con i finanziamenti che dovrebbero arrivare ma che fino ad ora non solo non sono ancora disponibili e neanche formalmente impegnati, un’area di accoglienza decorosa per i 3 milioni e mezzo di turisti l’anno diretti al Parco archeologico di Pompei, insieme ad una rete di servizi di comunicazione stradale e ferroviaria che possa ben servire e collegare tra loro i siti Unesco.
Ora nel distretto della "Grande Bellezza", disegnato dal M5S, rientra anche l’area di Napoli Est che comprende il miglio d’oro. Se i fondi saranno sufficienti migliorerà tutto il distretto. Resta oggettivo il dato che la priorità deve essere data al superamento del degrado esistente intorno agli ingressi dei siti archeologici vesuviani in cui c’è, per esempio, Villa San Marco a Stabia che è confinante con un fondo in cui sono allevate le galline e l’asino, a Villa dei Misteri è capitato veder precipitare una mucca allevata in un fondo soprastante mentre tutta l’area di Villa Regina a Boscoreale si trova all’interno di un quartiere che è una vera e propria piazza di spaccio.
Per non parlare di via Plinio, a Pompei, piena di buche e con un traffico intenso in cui i turisti sono costretti a perdere tempo prezioso tra ingorghi creati da vari motivi dovuti all’insufficienza della rete viaria, al lavori pubblici che durano in eterno, alla pessima manutenzione delle strade ed alla mancanza di un efficace controllo del traffico da parte delle forze di Polizia Municipale.
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