Sarà sufficiente la creazione di una short list per incarichi esterni di servizi professionali di architettura e ingegneria, nei limiti degli importi massimi previsti per gli appalti di servizi pubblici? Si tratta chiaramente di attività di progettazione, direzione lavori, coordinamento della sicurezza, verifica dati e collaudi che i Comuni, con la legislazione corrente, sono abilitati ad affidare a professionisti scelti nell’ambito di una graduatoria di professionisti dotati di requisiti minimi e di curricula stabiliti nel bando.
La situazione dell’organico del personale del Comune di Pompei è grave e penalizzante in tutti i comparti amministrativi, ma nell’Ufficio Tecnico suddiviso in due settori (il primo per l’urbanistica e il secondo per i lavori pubblici) si parla di paralisi totale. Il peggio è che non è dato sapere quando se ne uscirà perché in primis mancano i due dirigenti previsti dalla pianta organica mentre le risorse di bilancio coprono appena il costo di una sola assunzione.
Riguardo al personale presente tra funzionari, quadri intermedi ed addetti alle funzioni operative, la situazione è devastante sotto tutti i punti di vista. Parliamo di un settore che più di una volta è stato colpito dal rigore della magistratura sia sul versante della corruzione che su quello dell’assenteismo arbitrario.
La dirigenza che si è dimessa in entrambi i settori (un dirigente per dimissioni volontarie, l’altro andato in pensione) aveva subito in precedenza condanne penali che probabilmente non avrebbero consentito il prosieguo del servizio. Rispetto all’assunzione dell’unico nuovo dirigente che il Comune si può permettere, è insorta una controversia amministrativa tra quello attualmente ad interim, Gianfranco Marino, e quello preposto al servizio personale, Eugenio Piscino, riguardante la procedura da adottare per ricoprire il posto vacante.
Una complicazione in più per chi deve far funzionare la burocrazia del mattone in una città come Pompei che è già frenata da mille lacci e divieti su questo settore fondamentale. Si lamentano le aziende e i privati ma il settore che più ne paga le conseguenza è quello dei tecnici (architetti, ingegneri e geometri) che da qualche mese non trovano più una sponda amministrativa minima di confronto alle esigenze professionali quotidiane come licenze, permessi, preventivi, ecc..
La categoria dei professionisti privati è in rivolta, si sta pensando d’indirizzare un documento di protesta all’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Pietro Amitrano. L’unica riserva riguarda la possibilità d’inserimento di qualche politico che possa "sfruttare" la situazione per "approfittare" della rivalità tra i vari professionisti. Questo è il motivo che renderebbe necessario mettere in campo, almeno questa volta, un’unità d’intenti che a Pompei è sempre mancata.
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