Un comunicato stampa del sindaco di Pompei, Pietro Amitrano, informa della firma di un protocollo d’intesa con il presidente dell’Ordine dei Geologi della Campania, Egidio Grasso, con l’obiettivo di formare giovani professionisti nella scienza della prevenzione e mitigazione dei rischi di origine naturale (frane, alluvioni, sismi ed eruzioni) e antropica.
E’ prevista la selezione di due geologi ogni sei mesi per la durata dello stage formativo (che non è stata comunicata). E’ richiesta, per partecipare alla selezione, l’iscrizione all’Albo professionale con un’anzianità inferiore a cinque anni, ed un’età inferiore ai 35 anni. Il tirocinio sarà espletato presso gli Uffici Tecnici del Comune mariano.
«In una zona come Pompei, dove il rischio vulcanico, ma anche quello idrogeologico, è particolarmente sentito, un accordo del genere permette al Comune di acquisire competenze e risorse specifiche di cui abbiamo assolutamente bisogno». Ha dichiarato Amitrano, che ha annunciato l’assegnazione al Comune di Pompei di un contributo per la realizzazione di indagini e studi di microzonazione Sismica di I Livello che rappresenta la condizione limite per l’emergenza.
Gli Studi di Microzonazione Sismica (MS) rientrano nella valutazione della pericolosità sismica locale mediante la suddivisione del territorio comunale in zone omogenee sulla base delle indicazioni fornite dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile. In quest’ottica appare evidente che formare professionisti con competenze di alto livello - rispetto alle azioni di tutela nei confronti del rischio sismico - rappresenta un’esigenza primaria.
La microzonazione sismica prevede tre livelli di approfondimento con complessità crescente. Il Comune di Pompei manca di esperienze pregresse nel campo. Ne discende che è partito dal primo livello di analisi, propedeutico ai successivi stadi di approfondimento.
I contributi ottenuti (che non sono indicati nel comunicato ma che dovrebbero ammontare a 23.250 euro, a cui il Comune dovrebbe aggiungere 7.750 euro) servono a finanziare gli stage e la Condizione Limite per l’Emergenza (CLE) dell’insediamento urbano che serve alla redazione del “Piano di Protezione Civile Comunale” e per verificare le scelte del Piano, in particolare l’aspetto legato al rischio sismico, relativamente all’individuazione di edifici ed aree strategiche per l’emergenza; l’individuazione delle infrastrutture di accessibilità e di connessione alle predette aree ed agli eventuali elementi critici; l’individuazione degli aggregati strutturali e delle singole unità d’interferenza con le infrastrutture di accessibilità e di connessione con il contesto territoriale.
In definitiva, questo elenco complicato di indicazioni sta a significare che si devono individuare nel dettaglio le aree urbane che dovranno fungere all’occorrenza da presidi di sicurezza.
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