A cura della Redazione

Il dirigente dell’Ufficio Tecnico del Comune di Pompei, Gianfranco Marino, ha fatto sapere, con un avviso sul sito web istituzionale dell'Ente, di aver limitato ad una sola ora - nelle giornate di lunedì 27 e giovedì 30 novembre -, l’apertura al pubblico per quesiti e chiarimenti riguardanti le pratiche edilizie ed amministrative di cui sono competenti i Settori V e VI in cui l’UTC stesso è suddiviso.

La misura è stata adottata a causa della carenza di personale ed «al fine di scongiurare ritardi nell’istruttoria delle pratiche, che comporterebbe inevitabili disagi all’utenza». E’ chiaro che la misura, stabilita in via sperimentale, rischia di perdurare nel tempo perché non è certo in una settimana che si provvede al ripianamento dell’organico, la cui carenza è diventata endemica col tempo, ed impatta insieme ad altri elementi di natura qualitativa (come l’efficienza e la professionalità) sul risultato del servizio finale al cittadino e sugli stessi equilibri economici dell’Ente, che tutti sanno navigare su acque insidiose.

I pompeiani (e specialmente i tecnici) che in questi giorni dovevano recarsi all’Ufficio Tecnico sono rimasti sorpresi dal divieto manifestato dal commesso all’ingresso del Municipio, che ha spiegato la disposizione di temporanea riduzione delle ore del servizio di accoglienza al pubblico. La reazione principale da parte della gente è stata di sorpresa ma molti hanno successivamente espresso l’opinione che se lo scopo è di accelerare le pratiche ben venga la misura, precisando, però, che essa dovrebbe essere severamente mantenuta erga omnes (valevole per tutti indistintamente).

Il riferimento più o meno esplicito è al ceto politico locale che vanta nel Palazzo una tradizionale corsia privilegiata verso gli uffici dei diversi dirigenti e funzionari del Comune. Vecchia tradizione imperniata su quella del “favore” che fa da “merce di scambio” in campagna elettorale in cui si lega il voto alla promessa di “assistenza” offerta dal consigliere comunale, una volta eletto, nelle pratiche amministrative dell’Ente, che invece dovrebbe esclusivamente orientare politicamente. 

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