«Non vorrei offendere nessuno ma penso che oggi abbiamo inaugurato al museo MADRE (acronimo di Museo d'Arte contemporanea DonnaREgina, ndr) di Napoli la mostra più importante dell'anno in Italia». Lo ha dichiarato il ministro dei Beni Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, che alla cerimonia del brindisi d’inaugurazione della mostra d’arte "Pompei@Madre. Materia Archeologica" ha argomentato che l’iniziativa congiunta dei due musei campani (il MADRE ed il Parco Archeologico di Pompei) ha sperimentato un esempio virtuoso di collaborazione repubblicana, nel senso che diverse istituzioni dello Stato italiano hanno collaborato per il raggiungimento di un risultato d’eccellenza nell’allestimento di una mostra destinata a restare negli annali della cultura nazionale.
In essa lo studio dell’antichità ha ispirato il contemporaneo. «Per anni abbiamo fatto l’errore di credere che non ci fosse spazio per il contemporaneo - ha commentato Franceschini -. Ora è stato dimostrato che, al contrario, esso trova nell’antichità il radicamento della sua espressività».
«Le sale della mostra al MADRE sono una più spettacolare dell'altra - ha sottolineato ancora il ministro Franceschini -. In esse si legge il dialogo tra gli oggetti di diverse epoche come stimolo alla creatività degli artisti».
La sinergia tra i reperti archeologici che arrivano da Pompei e le opere artistiche moderne e contemporanee delle collezioni del MADRE e le altre opere che sono state prestate da altri musei, è fertile e merita di essere sviluppata per il bene del Paese e dell’Arte.
L’opinione di Franceschini è che iniziative del genere possono creare l’opportunità per la nascita dei nuovi talenti. «Bisogna insistere su questa strada per far crescere Pompei, Napoli e Salerno - ha dichiarato Franceschini -. La forma di collaborazione sperimentata dev’essere sviluppata per il bene del Paese. Anzi - ha concluso il ministro - potrebbe risultare interessante fare l'operazione inversa, portando un po' d’arte contemporanea a Pompei. Credo che siamo sulla buona strada e su questo dobbiamo continuare a investire per far crescere Napoli, Pompei e il Paese intero».
Sulla stessa lunghezza d’onda del titolare del Mibact, è stato il governatore campano Vincenzo De Luca (che ha preso parte all'inaugurazione insieme al direttore generale del Parco Archeologico di Pompei, Massimo Osanna), che si è dimostrato entusiasta dell’idea di utilizzare opere dei musei del territorio per allestire mostre di alto livello internazionale. «I reperti archeologici e le opere d’arte dei musei napoletani potrebbero essere utilizzate per ricevere in concambio opere d’arte di altri Paesi», ha proposto De Luca, che riguardo la mostra al MADRE ha poi dichiarato: «La bellezza è sempre moderna».
Pompei@Madre. Materia Archeologica nasce dall’iniziativa di relazionare il patrimonio archeologico vesuviano alla ricerca artistica contemporanea. L’idea di base è di un rapporto di natura circolare tra archeologia ed arte moderna e contemporanea, motivato dalla considerazione che l’archeologia ha ispirato l’arte nella sua espressione moderna e contemporanea che, allo stesso tempo, ha influenzato modi e tempi d’interpretazione dell’archeologia vesuviana.
La mostra mette in vetrina straordinari ma poco conosciuti reperti archeologici pompeiani ed opere d’arte moderna e di alcuni tra i più famosi artisti contemporanei. Prevede due capitoli: il primo riguarda la materia archeologica, il secondo le collezioni. Resterà aperta al pubblico a partire dal 19 novembre e fino al 30 aprile 2018.
(foto pagina Facebook Museo Madre di Napoli)
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