“Si tratta di libri che dovrebbero essere studiati nelle scuole”. Esordisce Ciro Sabatino, l’addetto stampa del sindaco di Pompei, Pietro Amitrano, nel dibattito culturale che si è tenuto nella sala dei convegni di Palazzo De Fusco, organizzato da “Sensi” e che ha visto la partecipazione di Anna Malinconico in qualità di relatrice. Un dibattito sul tema dell’educazione giovanile (presenti molti studenti del liceo scientifico Pansa) e della comprensione della bellezza.
Sabatino ha citato la proposta della delegata metropolitana ai siti Unesco, Elena Coccia, nella presentazione dei testi “Itinerari della città metropolitana di Napoli a partire dai siti Unesco” - progetto curato espressamente dalla stessa Coccia che si è avvalsa di un working group coordinato da Elena Pagliuca - e “Il cammino dei teatri”, a cura dell’associazione Lacelab (rappresentata nel tavolo della conferenza da Catello Bonadia).
Sono queste due utili pubblicazioni a proporre due proposte integrate di un circuito turistico campano di qualità che ha dato spunto agli interventi dei convenuti sulla valorizzazione delle risorse culturali della Campania che sono tante, diverse tra loro e diffuse sul territorio (molte oggettivamente ignorate, altre dimenticate), e che la pongono, relativamente alle presenze significative di monumenti e tradizioni di alto profilo, ai primi posti d’Italia.
Al contrario, l’economia locale ancora non è riuscita ad imboccare la strada giusta al fine di coglierne i frutti sul piano del reddito e della partecipazione civile alla gestione. Manca la consapevolezza piena del valore del tesoro costituito dai beni culturali della Campania, che Elena Coccia, traendo spunto dalla normativa Unesco, etichetta come “beni comuni” perché come l’acqua non sono né privati né pubblici ma rappresentano una risorsa fondamentale per tutta l’umanità.
Ecco il senso, a proposito di siti Unesco, dell’intervento dell’Osservatorio rappresentato da Gabriele Di Napoli. Alla fine l’approccio culturale che Elena Coccia disegna è un quadro generale di suggestivi richiami (come quello del viaggiatore Ulisse). I contenuti pratici li mette in cornice la collaboratrice Elena Pagliuca, disegnando il filo rosso di collegamento tra le diverse eccellenze campane che devono costituire ad un tempo un percorso ed un network, nel senso che ognuna di essa deve promuovere le altre.
E’ la ricetta esemplare per un percorso virtuoso che renda i giacimenti culturali una leva di sviluppo. Sta agli amministratori locali (il sindaco di Pietro Amitrano ha aperto il dibattito con il suo saluto) cogliere i segnali che arrivano ed assumere le iniziative giuste.
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