I debiti fuori bilancio sono il sale della politica a Pompei. Non mancano mai e nonostante tutti li critichino si danno anche da fare per produrli a carico di quelli che verranno dopo. E’ in questo comportamento la chiave del dissesto finanziario che, da solo, farà cambiare stile di vita agli inquilini di Palazzo de Fusco. Ieri in Consiglio comunale si è anche dibattuto sulle transazioni dell’Amministrazione comunale con altri Enti, nel tentativo di supplire alla precarietà del patrimonio edile scolastico comunale.
Bisogna dire che quando si parla del futuro dei figli, è l’unico caso in cui il dibattito politico pompeiano diventa più sincero e collaborativo. Ieri, bisogna ammetterlo, è stato fatto qualche sforzo in più da parte di tutti sul piano della concretezza nelle scelte. Bisognava trovare una soluzione provvisoria per i ragazzi della "Celentano". Non tutti hanno apprezzato il valore dell’offerta della Chiesa di Pompei, che ha concesso, in comodato d’uso gratuito, un piano dell’edificio ex Sacro Cuore. Comodato gratuito fino ad un certo punto, è stato osservato, dal momento che si tratta di un edificio abbandonato al degrado in attesa del “Pantalone” di turno che sborsi i soldi per la riqualificazione.
Conti alla mano, l’assessore Dentino ha dimostrato che l’affare conviene in ogni caso perché “l’ospitalità” nell’Istituto “Pansa”, che non è una reggia, costava al comune di Pompei 5 mila euro al mese mentre il preventivo di restauro al Sacro Cuore ammonterebbe a 40mila euro.
C’è di più. Alfonso Conforti ha rivelato - nel corso del dibattito - che precedentemente (durante l’Amministrazione Uliano) un’analoga richiesta era stata declinata con la scusa di mancanza di agibilità dello stabile. A che è dovuto il cambio di rotta nei confronti del sindaco Pietro Amitrano? Solo il tempo dirà se l’Arcivescovo-Prelato di Pompei ha inteso fargli un favore o, se invece, il favore lo aveva fatto al suo predecessore. Riguardo all’edificio scolastico di via Astolalle, che ospita prevalentemente gli studenti della scuola media Della Corte, il ragionamento dei consiglieri comunali ha assunto un diverso orientamento, dal momento che in questo caso è stato il Comune di Pompei l’Ente concedente di parte di un edificio scolastico alla Città Metropolitana per alcune classi del liceo.
Non è stato difficile per Giuseppe La Marca dimostrare che in questo caso il sindaco Amitrano, e quanti hanno collaborato con lui, sono stati vincolati alla decisione di restituire l’agibilità (con la scala di sicurezza pagata dalla Città Metropolitana) alla scuola di via Astolelle. Per concludere, è stata messa in campo dalla maggioranza politica molta tattica con promesse vaghe e decisioni dilatorie in vista delle nomine delle presidenze delle Commissioni e della vice presidenza del Consiglio comunale.
La maggioranza non intende concedere poltrone se non in cambio di una dichiarata promessa di leale collaborazione da parte della minoranza. Il match è solo all’inizio: maggioranza e minoranza politica si studiano sul quadrato del ring scambiandosi qualche colpo d’assaggio ed occhiate minacciose. Il resto è esclusivamente gioco di gambe e di nervi nell’attesa che l’avversario scopra il bersaglio.
Per essere sempre aggiornato clicca "Mi Piace" sulla nostra pagina Facebook