“L’Unione europea sostiene il Grande Progetto Pompei”. E' l'annuncio al pubblico di viaggiatori e turisti internazionali apparso su un pannello informativo installato nella curva Schengen, tra il molo C e il molo D dello scalo aeroportuale romano di Fiumicino. E’ un modo per raccontare l’Europa delle cose concrete, come l’investimento di soldi pubblici comunitari nella tutela e nella valorizzazione dell’area archeologica di Pompei, patrimonio mondiale dell’umanità.
Il “Grande Progetto Pompei” diventa in questo una best practice di livello europeo grazie alla campagna di comunicazione della Commissione Europea presso l’aeroporto capitolino, lanciata in concomitanza con il Dialogo con i cittadini e la visita a Norcia e Spoleto il 4 e 5 settembre scorsi del Commissario europeo alla Cultura Tibor Navracsics, che in compagnia di Beatrice Covassi (insieme nella foto), Capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, si è soffermato nei pressi dell’installazione.
Il GPP rappresenta un’opportunità di impulso per il territorio circostante (buffer zone) in termini di occupazione e indotto. Delinea uno degli elementi caratterizzanti il rilancio della Campania e del Mezzogiorno. Punta a valorizzare e riqualificare il sito archeologico attraverso la messa in sicurezza dei monumenti, il consolidamento e restauro delle murature e delle superficie decorate, la protezione degli edifici dalle intemperie e il potenziamento del sistema di videosorveglianza.
Ha ottenuto dalla Commissione europea il finanziamento su fondi FESR (Fondo europeo per lo sviluppo regionale) nell’ambito del Programma Operativo Interregionale Attrattori culturali Naturali e Turismo 2007-2013 per un ammontare complessivo di 105 milioni di euro, ed un ulteriore appostamento di 34 milioni per il recupero delle economie di gara.
E’ uno dei 60 progetti per 60 anni della campagna di comunicazione realizzata nell’ambito delle celebrazioni per il 60esimo anniversario della firma dei Trattati di Roma dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea in Italia e dall’Agenzia per la Coesione Territoriale, con la collaborazione di tutte le Autorità di Gestione dei Programmi Operativi Nazionali e Regionali.
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