«Ringrazio il sindaco di Pompei per aver accettato di essere qui con noi, perché è importante che questa comunità venga coinvolta in quello che si fa negli scavi che attirano i turisti, e la comunità di Pompei deve poter usufruire di questo patrimonio perché la cultura ci rende migliori e ci fa valorizzare il territorio, bello per quello che esprime, per il crocevia che rappresenta, per la contaminazione che rappresenta».
Belle e appassionate parole della "presidente in rosso" della Camera dei Deputati italiana, Laura Boldrini, che è stata per l’efficacia del suo profilo mediatico il vero protagonista del G7 a Pompei. Il fatto che la Boldrini abbia avuto parole di considerazione per i pompeiani ed il loro sindaco - Pietro Amitrano - non è poca cosa in una città in cui il ceto civile locale è stato sempre compresso come coccio d’argilla tra cocci di ferro.
L’ufficio stampa del primo cittadino di Pompei ha comunicato che “è forse la prima volta che dalle Istituzioni arriva un messaggio così forte e chiaro per la città di Pompei in quanto parte attiva del processo di sviluppo economico e turistico del territorio".
«Grazie agli Scavi ed al Santuario Pompei. Speriamo di avere presto la Presidente Boldrini a Palazzo De Fusco, e in visita alla città di Pompei». E’ la dichiarazione di replica (alle belle parole della presidente) rilasciata del sindaco Pietro Amitrano, che ha dichiarato la sua volontà per una gestione condivisa del territorio, insieme alle autorevoli Istituzioni locali (Chiesa e Soprintendenza archeologica). «Stiamo lavorando da tempo al sogno di una città che non abbia più frazioni e periferie, e siamo pronti anche al dialogo costruttivo, positivo, propositivo con Soprintendenza e Santuario - dice Amitrano -. Non c’è più tempo. Lavoriamo tutti insieme per un solo grande brand: Pompei».
La sua conclusione, comunque, nonostante le buone intenzioni, non differisce di molto da quella dei suoi predecessori che, alla prova dei fatti, sono stati protagonisti di flop clamorosi. Amitrano, al fine d’imboccare la strada giusta nei rapporti con Chiesa e Soprintendenza si è “vestito” di umiltà ed equilibrio, ma non bastano queste doti. Dovrà farsi apprezzare dai suoi interlocutori sul piano dell’iniziativa concreta. Ne consegue che dovrà rendersi garante di un progetto condiviso che preveda in primis il riconoscimento delle legittime aspettative nella convinzione che l’unità è risultato del rispetto reciproco di interessi, a prima vista contrastanti ma che hanno lo stesso fondamento.
(foto pagina Facebook "Pompeii - Parco Archeologico")
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