La fila di auto lunga due chilometri (da Torre Annunziata a Pompei) lungo via Plinio è il prezzo che Pompei deve pagare ogni volta che è previsto (come accaduto domenica 3 settembre) l’ingresso gratuito nel Parco archeologico. I circa ventimila turisti, motivati dalla visita gratuita, che sono arrivati a visitare il magnifico sito vesuviano hanno determinato l’effetto-rallentamento con le manovre di uscita dalle aree parcheggio dei numerosi mezzi turistici (soprattutto bus).
A tutto questo deve aggiungersi che i tanti torpedoni diretti all’ingresso dell’autostrada Napoli-Salerno si sono incrociati con le automobili provenienti dall’area vesuviana attraverso l’unica arteria collegata con via Plinio, a meno che non si intenda attraversare il centro storico della città moderna.
E’ un campanello d’allarme per tutti gli attori istituzionali interessati alla valorizzazione del sito archeologico pompeiano, perché un incontrollato numero di arrivi di visitatori potrebbe produrre effetti negativi all’economia del territorio, scoraggiando, per esempio, altre forme di escursionismo dirette al centro pompeiano moderno di persone che potrebbero dirottare altrove le loro preferenze, preferendo dirigersi verso altri centri del comprensorio (come la penisola sorrentina) con un traffico meno affollato.
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