Si ricomincia da tre. A tre personaggi carismatici dell’amministrazione pompeiana il corpo elettorale ha affidato, più di tutti, le speranze di miglioramento della città. Del resto il punto di partenza è così basso che non si può fare altro che risalire. Ci riferiamo in primis al neo sindaco Pietro Amitrano, al presidente del Consiglio comunale Franco Gallo e al capo dell’opposizione Andreina Esposito. Tre politici con profili professionali e storie personali e politiche diverse ma accomunati dalla stessa buona volontà di migliorare la vita a Pompei.
Ieri è stata registrata una partenza positiva che sfida le insidie della cabala: una “comitiva di 17 personaggi” che "parte" il 17 luglio del 2017 mentre la foto ufficiale della giunta è stata diramata alle ore 17. Il resto riguarda le notizie sui nuovi personaggi alla ribalta, tutti praticamente sconosciuti perché al primo incarico, un preambolo fatto di luci ed ombre, non tanto per il contributo di iniziative concrete che deve essere verificato senza pregiudizi, quanto perché pesano i condizionamenti delle regie esterne (vere o presunte) che, anche se solo ipotetiche, ricevono riscontri oggettivi nei settori amministrativi affidati a funzionari fedeli che tornano alla ribalta.
Considerazioni preesistenti alle elezioni e che restano in piedi, mentre va dato atto al capo della coalizione Amitrano di aver fatto tutto il possibile per attenuare le influenze esterne alla sua giunta, operando nel rispetto degli equilibri politici, anche se le ricaduta sul piano della qualità ne ha risentito.
I nodi li ha superati con apprezzabile determinazione ma siamo in sede d’investitura e già si parla del nuovo giro di deleghe. In ogni caso gli amministratori una volta nominati rispondono in proprio (oltre che al sindaco) e capita frequentemente di avere delle sorprese perché ogni persona è un’isola da esplorare e non è mai il caso ragionare per schemi prederminati.
Al momento siamo fermi alla scena dell’investitura di ieri, quando la sala del consiglio sembrava l’aula magna universitaria durante la discussione delle tesi di laurea, in cui prevale la soddisfazione di amici e parenti attrezzati con i mezzi migliori per immortalare l’evento. I neo assessori partecipato con tutta l’emozione di chi sta già vivendo con l’immaginazione il giorno dopo (bastava guardare gli occhi sgranati dei diretti interessati).
E’ il momenti degli amarcord e delle belle maniere. Il dibattito di ieri tra maggioranza ed opposizione mirava a studiare l’avversario, anche se le strategie erano imposte dalla forza di numeri (12 contro 4). La minoranza si affida alla strategia dell’evidenza mentre la maggioranza a quella della trasparenza.
Irrompendo negli interventi dei suoi alleati di cordata, che dichiaravano di preferire il termine minoranza alla parola opposizione, arrivava con impeto la promessa di Andreina Esposito: “Quando si deve affermare la legalità e difendere i diritti dei pompeiani meglio l’opposizione”.
Non si può archiviare la pagina del primo giorno senza parlare dell’elezione di Franco Gallo, visibilmente commosso. “Chi non sarebbe contento al posto mio?” – ha detto -. Parliamo di un personaggio mite e riflessivo. Ha incassato la stima dei colleghi consiglieri, ora sente tutto il peso della responsabilità di non deluderli. Un personaggio vero che rimarrà emblematico nella “trovata” del rito istituzionale per il suo insediamento formale al tavolo di presidenza consiliare, con la segretaria generale Cucca che ha fatto distribuire, a richiesta di Gallo, 16 cartelline ai consiglieri comunali contenenti lo statuto e il regolamento del Comune di Pompei. “Sarà il vostro vocabolario”. Molti hanno sorriso al rito del primo giorno di scuola.
twitter: @MarioCardone2
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