Una pattuglia dei carabinieri di Pompei, martedì scorso, nel corso di un giro di controllo del territorio, hanno eseguito un appostamento nei confronti di un’officina meccanica sospetta. L’esito delle indagini è stato positivo ed ha consentito di sorprendere una vera e propria officina clandestina cne operava la trasformazione a regola d’arte di automobili rubate.
L’officina era nascosta dentro un capannone industriale ed era attrezzata alla bisogna. Due soggetti non pregiudicati (D. M. G., 50enne di Pompei, e L. F., 23 enne di origini marocchine ma residente a Scafati) sono stati beccati dai militari della Stazione di Pompei mentre smontavano un’Audi A3 nuova di colore bianco. L’automobile era stata rubata a Terzigno durante la notte. I due avevano già in parte smontato l’autovettura e tagliato la targa in modo da ostacolarne la provenienza. I due incensurati sono stati arrestati in flagranza di reato per riciclaggio di refurtiva e ristretti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni.
Si è proceduto al processo penale con rito direttissimo davanti al Tribunale Collegiale di Torre Annunziata, dove i magistrati hanno convalidato l’arresto domiciliare che permane fino alla celebrazione del processo rinviato al mese di settembre.
L’automobile, insieme ai pezzi staccati, è stata recuperata, sequestrata ed affidata ad una ditta terza. Anche il capannone con gli attrezzi meccanici e da carrozziere è stato posto sotto sequestro. I due meccanici clandestini hanno, nel frattempo, riconosciuta la loro colpa dichiarandosi pronti a ripagare i danni nei confronti del legittimo proprietario (un ragazzo di Terzigno).
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