Stanno fioccando numerosi reclami e richieste di verifiche sulla scrivania del magistrato Angelo Scarfati, incaricato dal Tribunale di Torre Annunziata di decretare la costituzione del Consiglio comunale di Pompei che è stato prescelto l’11 giugno dal corpo elettorale locale. Ne deriva che l’aspettativa per la convocazione della prima assise si sposta alla prossima settimana, nel frattempo si stanno avviando i primi approcci tra i consiglieri comunali delle componenti di maggioranza e di opposizione per la formazione dei gruppi consiliari.
I consiglieri comunali eletti da soli nelle liste civiche devono trovare almeno un "compagno" per costituire un gruppo, ai sensi del vigente regolamento, in caso contrario saranno (sempre secondo regolamento) inclusi nel gruppo consiliare misto. Riguardo ai reclami, i controlli da parte del magistrato incaricato vengono richiesti naturalmente dai candidati che non ce ha fatta per pochi voti o da chi aveva coltivato aspettative che sono state completamente disattese dallo scrutinio. E’ il caso di un candidato di Tre Ponti che non ha riscontrato neanche un voto a suo favore nel seggio dove ha votato tutta la sua famiglia.
Molto attiva in questa fase la coalizione “Programmiamo Pompei” che fa capo a Nino Coccoli. Il leader del gruppo, molto combattivo già in campagna elettorale, non ce l’ha fatta ad entrare in consiglio, come sindaco non eletto, per soli 9 voti. Esprime, insieme ai suoi alleati politici, motivate perplessità riguardo all’ordine dei registri di scrutinio che presentavano fogli volati che non sono stati regolarizzati e controfirmati secondo la normativa che presiede allo scrutinio dei voti. “Una confusione potrebbe anche non derivare dalla semplice distrazione degli operatori”. Fanno notare coalizioni e candidati perdenti alle elezioni, che forse scaricano la loro tensione e le delusioni rispetto alle aspettative nelle loro considerazioni sullo scrutinio del voto a Pompei.
Una cosa è certa. Un dopo elezioni così pieno di astio e di contestazioni non si vedeva da molto tempo. Uno stato di cose che sorprende dopo una campagna elettorale tutto sommato tranquilla. Sono necessari chiarimenti su quesiti legittimi da parte delle autorità competenti. Condizione indispensabile per tranquillizzare il clima sociale al fine di partire con la nuova amministrazione senza rancori e riserve mentali.
twitter: @MarioCardone2
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