Arrivano precisazioni dall’Ufficio stampa della Soprintendenza archeologica di Pompei anche quando non ce ne sarebbe affatto bisogno, dal momento che a cedere a causa delle infiltrazioni piovane sono state strutture moderne di supporto all’area monumentale. Nello spazio dei fronti di scavo lungo via dell’Abbondanza, rafforzate con opere moderne di contenimento, si è verificato nella a notte del 17 maggio il cedimento di una porzione di tavolato che fa parte delle opere di protezione della parte superiore del fronte di scavo.
Non è stato rilevato nel corso delle operazioni di controllo da parte delle Soprintendenza alcun danno alle strutture archeologiche, né impedimenti alle visite turistiche poiché l’area dove si è verificato l'episodio era già stata recintata prima per ragioni di sicurezza. La zona appartiene ai cosiddetti “scavi nuovi” realizzati nel 1913 dal Soprintendete Spinazzola, quando furono per lo più portate alla luce solo le facciate degli edifici. Tali fronti di scavo rientrano nell'ambito delle opere di messa in sicurezza previste dal Grande Progetto Pompei, i cui lavori partiranno successivamente alla firma del contratto d’appalto prevista per il 24 maggio. La Direzione del Parco Archeologico ha fatto sapere, con un comunicato stampa, di aver già avviato, con il supporto del personale Ales, i lavori di ripristino della struttura.
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