E’ una è vera è propria ribellione quella che è partita in questi giorni dai cittadini contribuenti del rione di via Aldo Moro a Pompei. L’ultimo episodio è stato quello di domenica (un’automobile che si è scontrata con un motorino) dal momento che tutto il quartiere viene utilizzato come area da scuola guida e pista da corsa nei raid diurni e notturni mentre non si rispettano il senso di marcia o le regole di parcheggio. Non è tutto: la zona, a poca distanza dal centro di Pompe , è sempre oggetto di ogni forma di abusivismo urbanistico, sanitario e commerciale. Manca ogni forma di controllo pubblico e non esistono regole di convivenza e di rispetto civili. Il commercio è per questo motivo precario perché i residenti della periferia sud preferiscono andare direttamente al centro ed evitare il caos di via Aldo Moro. I rifiuti, poi, sono la "specialità" dell’area. Se ne trovano in abbondanza. Di ogni tipo. Vanno dai copertoni agli scarichi di materiale edile altamente inquinante, le cassette di plastica, i riquadri in onduline ed i residui agricoli lasciati a marcire sotto il sole.
Recentemente un gruppo di residenti volenterosi ha messo in piedi un comitato di quartiere che ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica del Tribunale di Torre Annunziata contro l’irregolarità del mercato settimanale che è una struttura invasiva, fortemente inquinante, fonte di svariati tipi di abusivismi, richiamo di delinquenza organizzata e soprattutto pericoloso per la sicurezza dei residenti. «Non paghiamo anche noi le tasse?». E' la domanda che la gente del quartiere di via Aldo Moro rivolge alla commissaria umbra (ma di origine calabrese) Maria Luisa D'Alessandro. Molti residenti esasperati annunciano che per protesta non andranno a votare alle prossime elezioni amministrative dell'11 giugno a Pompei.
«Se saremo costretti a vendere le nostre case per lasciare il quartiere - denunciano - ricaveremo poco danaro. Chi ci darà indietro i risparmi di una vita che abbiamo speso per comprare una casa? Nessuno ha più intenzione di trasferirsi in questo quartiere degradato dove non c’è spazio per i bambini, incombe il bullismo e la notte girano i ragazzi con le bottiglie di super alcolici. Gli spazi pubblici servono durante il giorno per il parcheggio abusivo e si trasformano nelle ore notturne in aree di sosta per scambi di rapporti sessuali. Parecchie volte si tratta di rapporti a pagamento e si sospetta che possano girare anche fumo ed altre sostanze fuori legge».
twitter: @MarioCardone2
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