#Ionontemolesfide. Si leggeva sullo striscione elettorale posto alle spalle di Pietro Amitrano, candidato sindaco per Pompei, a capo di una coalizione di centrosinistra (il Partito Democratico insieme a nove liste civiche). La “citazione social” poteva suggerire ostentazione di “forza politica”. La conferenza stampa ha al contrario dimostrato la “forza d’animo” del candidato sindaco a rapportarsi (a giornalisti, candidati al consiglio comunale, persone di famiglia e semplici simpatizzanti) nel più autentico spirito di dialogo. Dalle considerazioni di Amitrano è stata evidente la sua intenzione di porsi sul piano costruttivo di chi non possiede la ricetta risolutiva dei problemi di Pompei ma la consapevolezza dell’energia che gli deriva da un ampio consesso che dopo tre mesi lo ha prescelto in una terna di nominativi autorevoli per concorrere alla guida di una città «che appartiene all’anima del mondo».
Spontaneamente il candidato sindaco di Pompei ha condiviso con i presenti la sua storia personale (professionale, umana e politica). E’ persona che solo tre anni fa si era messa in gioco per il governo di Pompei. La sua è stata una partita giocata in solitudine ma che ha fatto germogliare il seme del cambiamento che, col tempo, ha maturato frutti politici. La sua precedente esperienza negativa (come vicesindaco con delega alle Finanze) intende investirla nei progetti di cambiamento di Pompei. «Sono stato fortunato due volte - ha spiegato nel corso del suo breve intervento -. Prima nel superare un male terribile, successivamente nell’essere stato scelto come guida di una coalizione di centrosinistra in vista delle amministrative dell’11 giugno». Ha dichiarato ufficialmente Amitrano, ammettendo che i nodi amministrativi di Pompei sono molti, spinosi e si concentrano nella finanza.
Lui è consapevole di non avere la bacchetta magica ma sicuro della determinazione nel conseguire risultati positivi insieme all’ottimismo che aiuta gli audaci. La convinzione di Amitrano di vincere la sfida, grazie al gioco di squadra, emerge alla prima uscita ufficiale a cospetto dell’opinione pubblica. Nella conferenza stampa ha instaurato un inedito dialogo a tre voci: insieme a lui il fratello Sergio, medico chirurgo, che ha tracciato i temi di fondo della campagna elettorale: «Muoversi con la gerarchia e la collaborazione della famiglia, in cui il capo decide ma mettendo in conto i bisogni di tutti». Altro interlocutore (e spalla) autorevole di Pietro Amitrano è stato Franco Gallo. «Io o lui sarebbe stata, in ogni caso, la stessa cosa», ha detto. Con queste semplici parole il tenace capo dell’opposizione uscente - targata E-laboriamo - durante l’amministrazione Uliano, ha sintetizzato il suo spirito di collaborazione e rispetto nei confronti dell’ex rivale.
In conclusione il candidato sindaco Amitrano ha fatto l’elenco delle prime linee di un programma che sarà scritto a più mani, insieme ai candidati consiglieri comunali e gli altri sostenitori. Riequilibrio del bilancio, valorizzazione degli spazi pubblici, dialogo autorevole con le Istituzioni (Santuario e Soprintendenza), valorizzazione della “forza giovani” nelle pratiche di finanziamento europeo e della legalità che dovrà diventare uno stile di vita dei cittadini pompeiani. Al primo posto i servizi essenziali: manutenzione e pulizia stradale, video sorveglianza, verde pubblico e parcheggi «Quale sarà il primo provvedimento da sindaco?». E’ stato chiesto a Pietro Amitrano. «Aprire il dialogo con i dirigenti e tutti i dipendenti comunali». Ha risposto il candidato sindaco commercialista, consapevole che la barca naviga veloce e tranquilla se il vento è buono e ognuno, ai remi, offre il suo contributo.
twitter: @MarioCardone2
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