“Siamo disposti a perdere con onore. Non intendiamo vincere a tutti i costi”. Gaetano Coccoli, avvocato di 39 anni, si presenta con le carte in regola come candidato sindaco di Pompei a capo di tre liste civiche (Pompei Popolare, Siamo Pompei e Pompei in Movimento) nella saletta affollata e plaudente dell’Hotel Amleto. Annuncia l’adesione alla sua coalizione del movimento politico “Italia Patria Nostra” di Michelangelo Schettino e traccia le coordinate della sua iniziativa politica che si è mossa nel pieno rispetto di regole programmatiche che non hanno ceduto il passo alla consuetudine dei budget elettorali anticipati.
Anzi Coccoli si è dichiarato convinto che un numero eccessivo di liste di candidati non aiuterebbe la governabilità di Pompei. “Come si fa a nominare cinque assessori se si vincono le elezioni con il sostegno di una decina di liste?”. Altro concetto che il leader di “ProgrammiAmo Pompei” ha tenuto a sottolineare, è il rispetto del vincolo del mandato elettorale. “I consiglieri eletti in maggioranza o in minoranza devono rispettare il mandato che l’elettorato ha loro conferito per tutta la sua durata - ha spiegato -. Se qualche consigliere non rispetta il patto con gli elettori è meglio tornare tutti a casa”.
Il breve discorso del candidato sindaco di Pompei Gaetano Coccoli è stato frequentemente interrotto dall’applauso dei suoi sostenitori. Lui ha spiegato il percorso ordinato intrapreso grazie all’iniziativa politica partita democraticamente dal basso e durata più di un anno. Essa arriva a corollario della sua personale formazione politica maturata nelle fila del centrodestra (Forza Italia, Italiani nel mondo ed ora NCD, in cui ricopre il ruolo di consulente del sottosegretario alla Difesa Giacchino Alfano). Esperienza che ora intende mettere al servizio di Pompei partendo da un programma puntuale e articolato in cui, come lui stesso ha spiegato, il fiore all’occhiello è costituito dalla proposta di una legge speciale per Pompei che intende promuovere nei primi cento giorni della sua sindacatura (se arriverà alla guida della città). Legge che dovrà prevedere un organico comunale adeguato all’importanza turistica e culturale del centro vesuviano, un’autonomia finanziaria che preveda un sostegno economico dello Stato commisurato al numero dei turisti e dei pellegrini che raddoppiano quotidianamente la popolazione residente di Pompei, e la semplificazione dei vincoli urbanistici snellendo le procedure dell’edilizia pubblica e privata.
Riguardo gli eventuali “apparentamenti”, Coccoli è stato ottimista e prudente: ”Mi auguro che dopo lo scrutinio elettorale saranno gli altri ad essere costretti a chiedere di allearsi con noi al ballottaggio - ha dichiarato -. in ogni caso restiamo dell’opinione che non è possibile amministrare Pompei con più di sei liste elettorali”.
twitter: @MarioCardone2
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