Un colpo di scena nella formazione delle coalizioni elettorali in vista delle elezioni amministrative a Pompei, ha rivitalizzato l’ambiente politico elettorale in stand by dopo le recenti notizie di cronaca giudiziaria. I cosiddetti moderati di Vassallo avrebbero sottoscritto un patto di ferro con gli “orfani” di Uliano. La notizia semplifica il quadro elettorale. Sarebbero in campo, così, due grandi coalizioni: una di centrosinistra formata intorno alla lista del Partito Democratico, l’altra di centrodestra ancorata alla lista dell’Unione di Centro.
Restano da perfezionare gli accordi nei minimi dettagli. Manca in entrambi gli schieramenti la ciliegina sulla torta del candidato sindaco di Pompei. Nel centrosinistra la scelta è ferma alla triade Amitrano, Di Casola e Gallo. Sul fronte opposto è necessario ancora un passaggio per completare il puzzle. L’ultimo tassello è rappresentato dalla formazione politica di Pompei del Cuore, capeggiata da Alfredo Allaria. Essa pone la condizione irrinunciabile di assegnare al popolare docente universitario di chirurgia il ruolo di capo carismatico di una coalizione in grado di fronteggiare ad armi pari quella che uscirà dal centrosinistra.
E’ probabile che i guai giudiziari di Pasquale Sommese e l’abbandono di una lista civica passata sul fronte opposto, abbiano convinto Antonio Vassallo a più miti consigli, facendolo rientrare in una rosa ristretta di candidati alla più prestigiosa poltrona di Palazzo de Fusco. Sarebbe formata, stando alle voci più accreditate, dal medesimo Vassallo, da Allaria e da Alberto Robetti. Alla fine sarebbe solo “Programmiamo Pompei” - che sabato 18 marzo annuncerà in conferenza stampa la candidatura di Gaetano Coccoli - a correre da sola.
Se la semplificazione annunciata resta un dato di fatto, aumenta la probabilità di una elezione del sindaco di Pompei (di centrodestra con liste civiche o di centrosinistra con liste civiche) che potrebbe formalizzarsi al primo turno, senza ricorrere al ballottaggio.
Bisogna ammettere a questo punto che l’entrata in campo di due patiti politici (Pd e UdC) ha semplificato e conferito miglior ordine allo scenario elettorale pompeiano. Un passo avanti che dovrebbe far registrare qualche progresso quando si passerà al governo della città, in cui alla minoranza spetterà il compito (parimenti importante) di criticare le scelte di maggioranza nell’esclusivo interesse comune.
twitter: @MarioCardone2
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